Reati contro Pa. I dati dalle Corti d’Appello siciliane.
La Sicilia del malaffare. Nella nostra regione si respira un clima di diffusa illegalità. Occorre promuovere una rigenerazione morale che non può prescindere da una nuova idea di etica pubblica.
Corruzione. “Tassa occulta, che frena gli investimenti esteri, distorce i mercati, umilia il merito e calpesta la cittadinanza”. Ma la logica del “tanto non cambia nulla” è peggiore del male stesso.
Sono più di cento i reati di corruzione commessi nella nostra regione tra luglio 2010 e giugno 2011. Nel solo distretto di Palermo 147 i casi di peculato (127 in quello etneo). Solo una piccola parte del quadro desolante di diffusa illegalità che emerge dai dati dettagliati, che ci hanno fornito le quattro Corti d’Appello siciliane (Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta) a proposito di reati contro la Pubblica amministrazione in Sicilia.
Nell’inchiesta del 20 maggio 2011 il QdS scriveva “Quasi 5 mila reati contro la Pa siciliana, mille in più in soli due anni”. Adesso ne abbiamo contati quasi diecimila, 9.784 per la precisione, di cui 3.044 nel distretto di Palermo, 3.257 a Catania, 2.692 a Messina e 791 a Caltanissetta, per un aumento complessivo del 19,5 per cento, con picchi del 32 per cento a Messina e 35 per cento a Caltanissetta. (
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