Ai dipendenti regionali stipendi il 30% più degli statali - QdS

Ai dipendenti regionali stipendi il 30% più degli statali

Lucia Russo

Ai dipendenti regionali stipendi il 30% più degli statali

giovedì 29 Marzo 2012

Armao: “Blocchiamo i rinnovi contrattuali”. Il legislatore statale ha fermato i rinnovi contrattuali nel 2010, la Giunta regionale non lo ha mai fatto. Ma l’assessore Chinnici, dopo l’incontro con i sindacati, vuole far cambiare idea al collega

PALERMO – L’assessore all’Economia ha provato a fare abolire l’Aran Sicilia nella finanziaria approvata l’anno scorso, ma poi, all’ultimo momento, il Parlamento ha soppresso la norma. Adesso Armao, incalzato dal governo nazionale, vuole fermare l’aumento dei contratti dei regionali. Come abbiamo scritto più volte – l’ultima è l’inchiesta del QdS di venerdi 16 marzo 2012 “La Regione respinge i tagli nazionali”“- gli stipendi medi dei regionali sono il 30 per cento più cari di quelli degli statali. Quindi occorre bloccare i rinnovi contrattuali. Basti pensare che se nel 2001 il trattamento medio di un regionale era di 33.513 euro, nel 2010, grazie ai rinnovi, è arrivato a 39.233 euro, mentre quello di un ministeriale nel 2010 è rimasto indietro a 28.382 euro. Ben 5 mila euro in meno già rispetto a quello del regionale nel 2001!
Il legislatore nazionale ha da tempo individuato nel settore del personale uno dei principali ambiti di intervento al fine del controllo e della razionalizzazione della spesa pubblica. Ma non è stato così per il legislatore siciliano. I governi hanno da sempre utilizzato la politica delle assunzioni nella pubblica amministrazione regionale, la c.d. regola dell’impiego regionale in cambio del voto.
Il legislatore statale con i commi da 17 a 20 dell’articolo 9 del decreto-legge 78/2010, convertito dalla legge 122/2010, ha disposto il congelamento della contrattazione nel pubblico impiego per il triennio 2010-2012 (il congelamento degli stipendi è stato prorogato fino al 2014 con la manovra pubblicata sulla Guri n. 164 del 16-7-2011). Il nostro legislatore regionale, invece, non ha mai bloccato i rinnovi contrattuali e adesso che l’assessore Armao vuole inserire nella legge di stabilita’ in discussione, il blocco della contrattazione collettiva fino al 2009, è ostacolato in seno allo stesso Governo.
“è legittima la richiesta, che fino a stamattina mi è stata avanzata dai sindacati- ha detto l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici – di concludere le trattative, in corso da mesi all’Aran, per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali”.
La Chinnici, dopo la riunione con le organizzazioni sindacali, ha incontrato, all’Assemblea regionale siciliana, l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, per evitare apppunto proprio l’inserimento, nella legge di stabilità in discussione, del blocco della contrattazione collettiva fino al 2009.
“Ho fatto notare al collega – ha detto l’assessore Chinnici – che il contratto per i dipendenti regionali è fermo al 2005 per i dirigenti e al 2007 per il comparto, mentre nel resto d’Italia il rinnovo è avvenuto già da alcuni anni. Pertanto lo stop alla contrattazione per il quadriennio 2006-2009 provocherebbe una penalizzazione ulteriore per il personale della Regione, che resterebbe per 8 anni senza contratto, visto che il blocco già operativo a livello nazionale per il 2010-2013 si applica anche in Sicilia. I miei uffici – conclude l’assessore – hanno già provveduto a fornire la quantificazione precisa delle somme occorrenti, per consentire all’assessore Armao e al Parlamento siciliano di decidere al meglio ed evitare, quindi, una disparita’ di trattamento non giustificata tra dipendenti del pubblico impiego”.
L’assessore Chinnici, evidentemente, ignora che i regionali hanno stipendi, pur senza il rinnovo, già più alti del 30 per cento di quelli degli statali.

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