Federalismo fiscale, direttiva per armonizzare conti e bilanci - QdS

Federalismo fiscale, direttiva per armonizzare conti e bilanci

Stiben Mesa Paniagua

Federalismo fiscale, direttiva per armonizzare conti e bilanci

giovedì 05 Aprile 2012

Con la Circolare 2/03/2012, n. 7, firmata da Gaetano Armao, nell’Isola comincia la sperimentazione. La durata stabilita per questa fase di affiancamento è di due esercizi finanziari

PALERMO – La Sicilia – ma non è da sola – come “cavia” per la sperimentazione concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio a livello nazionale. In sintesi estrema è proprio quello che la Regione Siciliana si appresta ad espletare con la Circolare 2 marzo 2012, n. 7, firmata dall’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao.
Il documento – chiamato Direttiva operativa per l’adeguamento del sistema contabile alle disposizioni previste dal decreto legislativo n. 118 del 2011 in materia di armonizzazione dei bilanci e dei sistemi contabili e del DPCM 28 dicembre 2011 – articolo 1 della legge regionale n. 7 del 12 gennaio 2012, recante “Disposizioni in materia di sperimentazione dell’armonizzazione dei bilanci” – spiega ai propri destinatari le nuove normative nazionali, per il momento applicate in via sperimentale in poche regioni, in materia di armonizzazione di conti e bilanci nell’ambito del Federalismo fiscale. E, precisamente, la durata stabilita per questa fase è di due esercizi finanziari.
Gli obiettivi generali da raggiungere durante questo periodo, che può considerarsi letteralmente di transizione, sono diversi. Si va dall’adeguamento, secondo regole uniformi, dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi ed enti strumentali; all’adozione di un comune bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa classificato per missioni e programmi. Altro obiettivo è l’adozione della contabilità finanziaria sulla base della definizione del principio della competenza finanziaria, “secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili con imputazione all’esercizio nel quale vengono a scadenza” i relativi incassi e pagamenti.
Si deve prevedere, inoltre, il carattere autorizzatorio dei bilanci pluriennali; così come l’affiancamento alla contabilità finanziaria, che rimane quella principale, della contabilità economica; e la predisposizione di un bilancio consolidato che rappresenti in un unico documento il bilancio della Regione e di tutti gli enti regionali.
L’iter legislativo che ha portato la Regione Siciliana a questo punto è abbastanza articolato:
– Con il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, attuativo della delega al Governo conferita dagli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 (Federalismo fiscale), sono stati introdotti nell’ordinamento giuridico nazionale principi in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli enti locali, strumentali al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. L’articolo 36 del decreto, in particolare, prevedeva che a decorrere dal 2012 fosse avviata una sperimentazione.
-Con l’articolo 1 della legge regionale 12 gennaio 2012, n. 7 concernente “Disposizioni in materia di contabilità e di patto di stabilità regionale…”, il legislatore regionale ha ritenuto di dovere intervenire con una apposita disposizione legislativa per sancire l’introduzione nel nostro ordinamento contabile del nuovo processo di armonizzazione dei sistemi di bilancio diretto ad uniformare il bilancio della Regione, dei suoi organismi ed enti strumentali alle regole contabili adottate da tutti gli Enti pubblici nazionali.
 


Alla sperimentazione partecipa la Regione con i suoi organismi
 
PALERMO – La Circolare dell’assessorato all’Economia, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana n. 13, è stata inviata alla Presidenza della Regione – segreteria generale, agli uffici di gabinetto del presidente e degli assessori regionali, ai dipartimenti regionali, agli uffici speciali, alle ragionerie centrali, alle aree e servizi della ragioneria generale della Regione, nonché a Sicilia e servizi Spa, e per conoscenza alla Corte dei Conti – sezione di controllo per la Regione Siciliana; all’Assemblea regionale siciliana – ufficio di Bilancio – seconda commissione legislativa.
Questo perché alla sperimentazione, parteciperanno, oltre alla Regione, tutti i suoi organismi strumentali. Questi ultimi saranno individuati con apposito decreto dell’assessore per l’Economia, Gaetano Armao. “La partecipazione alla sperimentazione – avverte la Circolare – comporta per le amministrazioni, gli organismi ed enti strumentali interessati un notevole impatto, sia in termini di maggiore impegno lavorativo, sia per l’esigenza di fare acquisire, a tutti i livelli organizzativi, una specifica formazione”.

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