“I servizi offerti dall’Inps sono sempre migliori rispetto al periodo precedente. Ciò è possibile grazie agli obiettivi che l’Istituto si pone di conseguire durante l’anno a 360 gradi come dimostra la nostra carta dei servizi. Ciò che è stato d’aiuto, da parte di tutti i governi che si sono succeduti in questi anni, è stata la particolare attenzione al conseguimento degli obiettivi posti. La legislazione ha portato a un maggiore coinvolgimento di tutti gli enti pubblici e privati nell’attività che ci riguarda. Per esempio, i patronati e i professionisti hanno contribuito a realizzare le riforme. Inoltre, la telematizzazione dei servizi consente ai cittadini di approcciarsi all’Istituto con un sistema insostituibile. Infatti, dal 1° aprile si è chiusa l’era cartacea per l’Inps, poiché tutte le richieste ci perverranno per canale telematico. Alle aziende sono stati forniti degli strumenti, come il cassetto previdenziale, che consentono di colloquiare con l’Istituto e di ricevere la risposta per via telematica”.
“Il cittadino può interfacciarsi con noi attraverso il rilascio dei Pin on line che permette loro di potersi collegare anche da casa. Questo, tuttavia, dipende dal grado culturale delle persone che utilizzano gli strumenti informatici. Possono, comunque, rivolgersi ai patronati e ci si mette a loro disposizione se gli utenti hanno particolari difficoltà o esigenze”.
“É ancora presto per vedere dei risultati, poiché i tempi previsti sono lunghi per evitare possibili conflitti. Prima deve essere emanato dal consiglio dei ministri il decreto che darà 60 giorni di tempo per preparare i decreti attuativi, poi ci saranno altri 6 mesi per realizzare la fusione. Per ora, si cammina su binari paralleli”.
“Questo processo dovrà accadere, ma occorre valutare prima se le risorse a disposizione sono sufficienti per gestire gli impegni degli uni e degli altri. Poi, sarà necessaria un’uniformità di comportamento nei confronti dei cittadini. Infine, saranno unificate anche le procedure informatiche, ma occorrerà del tempo”.
“Il personale è rimasto quantitativamente lo stesso, anche se chi va in pensione, non è sostituito. Il personale s’incrementa con la mobilità interna, attraverso quegli enti che hanno personale in esubero e il cui personale fa domanda per entrare all’Inps”.
“A Palermo, l’Istituto provinciale conta circa 400 impiegati, mentre in tutta la Sicilia saranno operative 2.500 unità”.
“Sì, ogni struttura ha la sua Pec e chi ne è dotato la usa. Inoltre, una nuova legge dello Stato impone di fare controlli sulle certificazioni, anche se le richieste vanno inoltrate dal cittadino all’ente pubblico che possiede i documenti”.
“Nel 2010, sia l’Inps sia l’Asp hanno avuto problemi a fare sinergia nelle commissioni, cosa che ha portato ad un allungamento dei tempi. L’obiettivo della nuova procedura è di attribuire all’Istituto l’ultima parola su tutte le pratiche e i verbali richiedono il visto dei nostri medici. In realtà, tocca ai nostri medici la responsabilità di decidere se il candidato è idoneo o no”.
“Questo provvedimento ancora non c’è, anche se già sono state fatte delle convenzioni tra l’Inps e alcune regioni, ma non in Sicilia. In realtà, la situazione è molto più semplice di quanto possa sembrare, perché è sufficiente attribuire a un unico ente la responsabilità, evitando questa doppia convalida che allunga i tempi. A dire il vero, il sistema informatico dell’istituto che è stato messo a disposizione delle commissioni, consente di ridurre al minimo i tempi di percorso di questa procedura. Le provincie più piccole non riscontrano problemi al contrario delle 3 provincie più grandi. Se, però, i patronati e gli altri enti interessati facessero da filtro, i tempi sarebbero ancora più ridotti”.
“Sì, poiché, all’interno dell’Istituto, ha un’agenzia interna che prevede una linea di prodotti e un coordinamento flussi che cura tutta l’area delle entrate. L’obiettivo di quest’organizzazione è di predisporre i nostri archivi in tempi ristretti in modo da dare risposte ai cittadini in termini di prestazioni. L’area flussi controlla i flussi finanziari provenienti dall’esterno sia assicurativi sia contributivi, mentre le agenzie interne hanno il compito di rendere la prestazione nel più breve tempo possibile”.