Guide turistiche, 4 mila aspiranti in stand-by - QdS

Guide turistiche, 4 mila aspiranti in stand-by

Michele Giuliano

Guide turistiche, 4 mila aspiranti in stand-by

sabato 14 Aprile 2012

Dieci guide già abilitate hanno presentato ricorso al Tar e lo hanno vinto, per il concorso tutto rinviato di un anno. Violato dall’assessorato regionale al Turismo l’articolo 3 della legge regionale 8 del 2004

PALERMO – Niente corsi di aggiornamento e allora niente nuovi concorsi di abilitazione. Le aspiranti guide turistiche in Sicilia dovranno aspettare ancora, almeno un altro anno.
Tanto tempo dovrà trascorrere prima che il Tar entri nel merito della querelle giudiziaria avendo fissato al maggio del 2013 la prima udienza. Per il momento il tribunale amministrativo regionale per la Sicilia (Sezione Prima) si è limitato a congelare il concorso di abilitazione alla professione di guida turistica. Insomma, in materia si abbatte sull’Isola l’ennesima bufera. 
Sarebbero ben 4 mila gli aspiranti a ricoprire questo ruolo. Ma tutto si è fermato perché il Tar ha accolto il ricorso di 10 guide turistiche già abilitate: si tratta di Irene Lucia Alba, Sabrina Clemenzi, Grazia Di Blasi, Nadine Hermieux, Tiziana Marchetti, Roberta Lupo, Marcello Santoro, rappresentati, tutti difesi dagli avvocati Manlio Mannino e Maria Chiara Di Gangi.
I ricorrenti hanno contestato infatti la mancata attivazione dei corsi di aggiornamento da parte dell’assessorato e la conseguente impossibilità di iscriversi all’albo regionale senza dover affrontare un altro concorso. Il tribunale non poteva che dar loro ragione: infatti siamo in presenza di una legge regionale che lo stesso assessorato al Turismo non avrebbe rispettato.
Si tratta dell’articolo 3 della legge numero 8 del 2004 che contempla l’attivazione da parte dell’assessorato al Turismo di corsi di aggiornamento che però non sono mai stati effettivamente avviati.
Nell’ordinanza numero 00384/2012 emessa dal Tar dal presidente Filoreto D’Agostino e dai consiglieri Nicola Maisano e Giovanni Tulumello, quest’ultimo nella qualità anche di estensore, viene riportata la decisione: “Sussiste l’allegato pregiudizio grave ed irreparabile e che, ad un sommario esame, i motivi dedotti nel ricorso appaiono provvisti di sufficiente fumus boni iuris, avuto riguardo al settimo motivo di ricorso, nella parte in cui deduce la mancata attivazione da parte dell’assessorato al Turismo della Regione Siciliana dei corsi di aggiornamento per cui va accolta la domanda di sospensione”.
A bloccarsi è un intero apparato che aveva visto la “luce” proprio da quest’anno. Infatti la Regione aveva attivato i decreti che dovevano portare alla riapertura dell’albo delle guide turistiche, quindi alla relativa abilitazione ferma da oltre 10 anni perché non sono state indette dal governo regionale le sessioni di esame.
Si erano messi in moto in primi istituti siciliani, come ad esempio l’Accademia del Turismo di Cefalù, che ha portato a termine un corso per un costo di 700 euro per iscritto. E poi c’è l’accademia del turismo di Siracusa che con la collaborazione dell’associazione Guide turistiche di Siracusa e Ragusa e con il patrocinio della Provincia di Siracusa, ha riaperto i termini per la partecipazione al concorso per guide turistiche.
Ma dopo questa ordinanza del Tar che succederà? Per il momento si dovrà attendere almeno un altro anno.
 


L’approfondimento. Ecco come la Regione si stava organizzando
 
Con la riapertura dei concorsi di abilitazione la Regione aveva stabilito un ben preciso modus operandi. Tanto che i corsi che sono o che stanno ripartendo in giro per tutte le province prevedono moduli introduttivi per poi approfondire la storia della Sicilia, le tradizioni popolari e religiose, i beni di culto, la geografia turistica, storia dell’arte ed anche tecniche di comunicazione, redazione di itinerari e le lingue straniere. L’Accademia del Turismo di Cefalù specificatamente ha previsto al termine del corso una simulazione d’esame, curata dagli stessi docenti ed esperti e dalle stesse guide turistiche abilitate, utile a comprendere il livello di conoscenze sviluppate dai futuri candidati. Ad oggi nell’Isola sono iscritte all’albo regionale 1.229 guide turistiche e si tratta di coloro i quali hanno preso il cosiddetto patentino prima dell’entrata in vigore della legge 8 del 2004.
L’ultima “infornata” di guide abilitate risale ad oltre un decennio fa (1999-2000) quando, in base al Regio decreto 448 del 1937, si è fatto l’ultimo concorso. Tutto ciò sta scatenando un problema di guide turistiche abusive con tanto di denunce ufficiali inoltrate dalle organizzazioni di categoria oltre che agli stessi operatori del settore.
 


Marco Salerno: “Senza soldi in Finanziaria” Pronto il ricorso al Cga
 
Pronto il ricorso al Cga da parte del dirigente generale del Dipartimento regionale del Turismo, Marco Salerno. Non ha dubbi su come si procederà nei prossimi giorni il massimo dirigente del settore: “E’ vero che la legge 8/2004 prevede l’indizione dei corsi di aggiornamento – precisa – ma è pur vero che la norma prevedeva innanzitutto che l’amministrazione regionale facesse gli esami a tutti, a chi era già abilitato e ai nuovi entranti all’albo. Un’altra norma diceva che l’amministrazione avrebbe potuto realizzare i corsi, esclusivamente per chi era già abilitato, come alternativa agli esami. Siccome i corsi costano l’ira di Dio e non si sono trovati i fondi, noi faremo sicuramente ricorso per questo motivo”. Eccolo che rispunta puntuale il nodo de corsi di formazione. Lo scorso anno sembrava che la questione si fosse risolta con lo stanziamento di 100 mila euro nel bilancio regionale e il supporto di diversi enti di formazione. “Purtroppo però – sottolinea Salerno – questi soldi non si sono potuti racimolare nell’ultima Finanziaria. La mia impressione in questi vicenda è comunque quella che i ricorrenti abbiano trovato un escamotage per bloccare l’arrivo di nuova concorrenza”.

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