Rientrato il rischio di dissesto finanziario - QdS

Rientrato il rischio di dissesto finanziario

Alessandro Petralia

Rientrato il rischio di dissesto finanziario

mercoledì 25 Aprile 2012

Forum con Antonello Buscema, sindaco di Modica (Rg)

Quale era la situazione finanziaria del Comune di Modica al momento del suo insediamento?
“Abbiamo trovato una situazione finanziaria disastrosa certificata dall’insediamento del commissario straordinario all’indomani delle dimissioni di Torchi. Nel 2008 fu subito accertato un disavanzo di amministrazione di 15 milioni di euro, che ben presto lievitò a 21 milioni quando scoprimmo che la precedente amministrazione aveva inserito in bilancio in maniera fittizia un milione di euro annuo come entrata derivante dal fitto del Tribunale: atto che ritenemmo azzardato perché, sebbene la sede del Tribunale fosse di proprietà del Comune, lo stesso era stato costruito con finanziamento del ministero della Giustizia. Sono cifre enormi se teniamo conto che il bilancio del Comune ammonta ogni anno a circa 50 milioni di euro”.
Quali politiche avete adottato per risanare le casse del Comune?
“Abbiamo fatto del nostro meglio per raggiungere gradualmente il pareggio di bilancio e infatti nel 2011 abbiamo chiuso con un disavanzo di 9 milioni di euro: in questi anni abbiamo riconosciuto debiti fuori bilancio per 12 milioni di euro e abbiamo chiuso tutta una serie di transazioni con i maggiori creditori. Parliamo di Enel (oltre 10 milioni di euro), Università (9 milioni di euro), la discarica del Comune di Scicli (8 milioni di euro) e la Telecom (circa 5 milioni di euro); tutte transazioni chiuse con operazioni di grande risparmio. Con l’Università ad esempio abbiamo chiuso con 4,5 milioni di euro, esattamente la metà del debito iniziale: queste politiche ci hanno permesso di eliminare molti residui passivi e di evitare ulteriori debiti fuori bilancio. Tuttavia alle voci di spesa corrente, come gli stipendi dei dipendenti, si sommano quindi le scadenze delle rate delle transazioni e ciò riduce i nostri margini di manovra”.
Per quanto riguarda i piccoli e medi creditori? è stato fatto un cronoprogramma di tutti i debiti da estinguere?
“Con i creditori medi fino a 1 milione di euro siamo andati a transazione e abbiamo saldato i debiti. In linea generale non è stato possibile stabilire un cronoprogramma perchè molti dei piccoli creditori sono ricorsi ai decreti ingiuntivi e quindi i tempi di pagamento sono stati stabiliti in sede giudiziaria: ci sono inoltre da considerare i pagamenti d’emergenza, come quelli relativi alle ditte della nettezza urbana, che per forza di cose assumono la precedenza rispetto ad altri tipi di fornitori che vantano crediti pregressi. C’è da aggiungere che abbiamo tentato di ricoprire parte del disavanzo con la vendita degli immobili comunali; le aste però sono andate deserte e nessun edificio è stato venduto a causa di un mercato immobiliare depresso dalla crisi economica”.
Il rischio del dissesto finanziario sembra ormai scongiurato: quali altri obiettivi ha raggiunto la sua amministrazione comunale?
“L’informatizzazione delle procedure d’ufficio è stata una delle principali conquiste: il sito web del Comune di Modica è tra i più cliccati in Sicilia ed ha ricevuto importanti riconoscimenti sulla trasparenza da parte del ministero dell’Interno. Altro traguardo è stato la riduzione dell’evasione fiscale: dal 2008 ad oggi abbiamo recuperato circa il 20% della base contributiva.
Anche se siamo ancora lontani dagli standard europei dobbiamo dire che la raccolta differenziata è salita al 10% e stiamo preparando un appalto per passare alla raccolta porta a porta. È in dirittura d’arrivo anche il Prg: il Consiglio comunale è stato dichiarato incompatibile, ma il commissario potrebbe approvarlo in tempi brevi. Si attende solo un circolare del dirigente regionale sulla questione della Vas”.
 
Modica è una città bellissima con un Barocco stupendo: quali sono state le sfide più esaltanti?
“Amministrare questa città è stata un’esperienza drammatica per quanto detto fin’ora, ma al contempo esaltante perché essa ha un grande fascino e ritengo che per il settore turistico e culturale abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Abbiamo operato in due direzioni: da un lato recuperando tutti gli immobili di prestigio ricadenti all’interno del centro storico grazie anche ai finanziamenti erogati in seguito al terremoto del 1991: la biblioteca comunale, il Castello dei Conti e il Palazzo dei Mercedari costituiscono gli esempi più importanti di immobili prestigiosi restaurati. Dall’altro lato abbiamo lavorato sugli eventi di grande qualità: anziché disperderci in sagre e feste abbiamo preferito concentrarci su poche manifestazioni di grande richiamo turistico. Mi riferisco in particolare al ChocoBarocco e “Modica miete cultura” in collaborazione con artisti e scrittori di livello nazionale”.
Quanto avete investito per queste iniziative?
“Per i settori turismo e cultura abbiamo speso circa 400 mila euro, che potrebbe sembrare una spesa enorme nel nostro contesto: eppure questa cifra, che ha consentito a Modica di mantenere alto l’interesse nazionale nei propri confronti, rappresenta solo un terzo del monte stipendi mensile”.
 

 
Curriculum Antonello Buscema
 
Antonello Buscema è nato nel 1961 a Modica, dove ha sempre vissuto. Ha iniziato ad occuparsi di politica nei primi anni ‘90 a fianco della Rete di Orlando. Nel 1993 viene eletto Consigliere comunale e Presidente dello stesso organo. Nel 1997 è stato capogruppo consiliare per la Margherita, tornando a ricoprire tale ruolo dal 2002 al 2006. Nel 2007 ha accompagnato la confluenza della Margherita nel Partito Democratico di cui è stato coordinatore cittadino e poi candidato a Sindaco alle elezioni prima del 2007 e poi del 2008.

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