Borse di studio in ritardo. Le spiegazioni degli Ersu - QdS

Borse di studio in ritardo. Le spiegazioni degli Ersu

Desiree Miranda

Borse di studio in ritardo. Le spiegazioni degli Ersu

mercoledì 16 Maggio 2012

Regolari i pagamenti a Palermo, dove però si teme per l’anno venturo. Problemi tecnici e amministrativi a Catania e Messina

PALERMO – Tempi duri per gli studenti universitari siciliani. Oltre alla congiuntura economica mondiale negativa devono affrontare i ritardi nei pagamenti dei pagamenti delle borse di studio. Un servizio – diritto fondamentale per gli studenti – che però è ogni anno più in dubbio. Sempre meno sono infatti i soldi destinati a questo capitolo di bilancio degli Ersu siciliani e sempre più sono anche i problemi tecnici e non legati ai pagamenti.
Davvero difficile è la situazione nella città dell’Etna. L’Ersu di Catania, infatti, deve agli studenti mandati per un totale di 6 milioni di euro. Gli ultimi pagamenti delle borse di studio risalgono al novembre 2011, mentre per la seconda rata non è stata pagata. Inoltre i tempi sono incerti.
“Abbiamo avuto due tipi di problemi” spiega Giuseppe Pignataro, delegato alla firma in vece del direttore che manca dallo scorso anno. Problemi tecnici e amministrativi. “Non è un problema di soldi in cassa, che invece ci sono, ma non abbiamo ancora approvato il Bilancio e poi c’è anche un problema informatico per cui la banca non riesce a ricevere gli estremi dei ragazzi. Stiamo cercando di capire dov’è l’inghippo e poi rifare tutti i mandati”. Pignataro promette tempi rapidi. “Per fine mese o al massimo i primi di giugno pagheremo il dovuto”.
Ritardi nei pagamenti anche per gli studenti dell’Università di Messina. Se per la prima rata i pagamenti sono stati regolari, i tardi riguardano soprattutto la seconda. Gli studenti si definiscono stanchi di aspettare e non sapere mai nulla. “Ora basta, vi chiedo di fare gruppo e contattare più persone possibili, bisogna incontrare i dirigenti e fargli capire che non è possibile che noi abbiamo tasse scadenze e more e quando si tratta di ricevere ciò che è nostro diritto se la prendono comoda!” scrive uno di loro sul popolare social network Facebook.
Dall’ufficio borse di studio della città dello stretto promettono che “entro il mese di maggio, quindi entro la fine del mese in corso, i pagamenti saranno tutti effettuati”. Tra le motivazione di questo notevole ritardo le nuove regole imposte dal governo Monti per  la transazione dei pagamenti. Devono essere tutti tracciati tramite il percorso bancario per gli importi superiori a 1000 euro. Per le borse di quest’anno, invece, promettono regolarità.  “Abbiamo pagato la prima rata entro dicembre, esattamente come previsto, e la seconda la pagheremo entro giugno, altrimenti il Miur ci sanziona e ci toglie i soldi” concludono i responsabili.
Diversa è invece la situazione nel capoluogo siculo. “I pagamenti sono regolari e i nostri studenti quindi, non hanno di questi problemi” affermano dall’ufficio stampa dell’Ersu di Palermo. Le preoccupazione sono invece per il prossimo anno accademico. “Le previsioni non sono buone” continuano dall’ufficio che si occupa della comunicazione. Il taglio che si prospetta è di circa il 30 per cento in meno delle borse di studio. Sarà confermato?

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