Ars, Aula a vuoto per colpa del Governo - QdS

Ars, Aula a vuoto per colpa del Governo

Raffaella Pessina

Ars, Aula a vuoto per colpa del Governo

giovedì 17 Maggio 2012

All’ordine del giorno i disegni di legge su fondi globali e finanziamenti spesa. Il presidente Cascio ha letto la richiesta di rinvio di Lombardo

PALERMO – Ancora una volta una sola seduta settimanale a Palazzo dei Normanni, ancora una volta non si legifera. L’Aula riprenderà solo martedì della prossima settimana e sarà pceduta dalla conferenza dei capigruppo. Ieri mattina le porte di Sala D’Ercole si sono aperte per richiudersi poche ore dopo senza che il Parlamento regionale abbia concluso alcunché.
Intanto sotto le finestre del Palazzo parlamentare si è svolta la protesta dei forestali, dei medici specializzandi e dei lavoratori della Gesip, la società di gestione servizi impianti pubblici di Palermo. Tutti chiedono una garanzia per il proprio posto di lavoro. In particolare il contratto dei forestali è stato bloccato dall’impugnativa del Commissario dello Stato sulla legge che prevedeva la contrazione da parte della Regione di un mutuo per far fronte agli impegni finanziari.
I forestali in oggetto sono 18.700 per i quali servono circa 35 milioni di euro. La mattinata ieri è cominciata male perchè in Aula l’assessore all’economia Gaetano Armao non c’era e il Presidente dell’Ars Cascio ha letto una comunicazione del Governo che ha chiesto il rinvio della trattazione dei due disegni di legge sui fondi globali e sul finanziamento delle leggi di spesa. Dura  la reazione dell’opposizione: il Pdl ha chiesto sia le dimissioni di Armao perchè “ha portato fino ad oggi notizie non corrispondenti al vero” che l’applicazione di una variazione di bilancio per risolvere il problema dei forestali.
Sui problemi del bilancio della Regione è intervenuto il Presidente dell’Ars Cascio che mostra preoccupazione perchè mai come quest’anno si sono allungati i tempi per l’approvazione definitiva dei documenti contabili. Cascio ha anche stigmatizzato la “grandissima improvvisazione” del Governo che potrebbe incontrare difficoltà nella trattativa con lo stato centrale per la stabilizzazione dei precari negli enti locali e dei forestali. Cascio inoltre non crede che Lombardo opererà un vero e proprio rimpasto dell’esecutivo, ma solo qualche sostituzione.
Dopo il primo ribaltone lo stesso Cascio aveva proposto un governo di responsabilità regionale, ma non era stato ascoltato. “Adesso siamo all’epilogo – ha detto – occorre salvare il salvabile e poi andare a votare”. E, a proposito di voto, in una nota il gruppo Pdl all’Ars ha dichiarato che in questa situazione non vale la pena continuare a mantenere in piedi l’Assemblea Regionale e ha lanciato l’iniziativa di raccogliere 46 adesioni tra i deputati per lo scioglimento anticipato dell’Ars. Facendo un paio di conti potrebbero aderire tutti i parlamentari dell’opposizione, quindi 19 del Pdl (18 escludendo Cascio) e 5 di Grande Sud. Ne mancano ancora 22. Resta solo da vedere chi vorrà aderire all’iniziativa. Infine rimangono ancora due appuntamenti prima che possa politicamente avvenire qualche fatto di rilievo: i ballottaggi delle amministrative e la decisione della procura di Catania sull’eventuale rinvio a giudizio di Raffaele Lombardo. Entrambi gli avvenimenti si concluderanno entro questo mese. Poi potrebbe anche arrivare la fine di questa quindicesima legislatura.

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