Le pagelle dei turisti: Sicilia promossa - QdS

Le pagelle dei turisti: Sicilia promossa

Gabriele Ruggieri

Le pagelle dei turisti: Sicilia promossa

martedì 05 Giugno 2012

Indagine Pragma per la Banca d’Italia: l’Isola a metà classifica nel gradimento dei visitatori, ma si riducono le permanenze per i costi. Il voto assegnato è di 8,47: peggio di Sardegna, Umbria e Friuli, meglio di Campania e Lazio

PALERMO – I turisti provenienti dall’estero che nel 2011 hanno trascorso in Italia almeno una notte hanno valutato l’esperienza di viaggio nel nostro Paese con un voto di soddisfazione media di 8,47.
Questo è quanto emerso da uno studio compiuto dalla società Pragma per la XII conferenza Cise-Banca d’Italia sul tema “l’Italia e il turismo internazionale, andamento incoming e outgoing nel 2011 e prospettive al 2012”, tenutasi a Venezia lo scorso 17 aprile. Dallo studio sono risultate particolarmente gradite ai circa 70 mila turisti stranieri interpellati le visite alle città d’arte, con un voto medio di 8,89 il paesaggio e di 8,75 l’ambiente naturale, mentre fanalino di coda di questa particolare classifica feedback sono le informazioni ed i servizi per i turisti, con 7,92 ed ancor più i prezzi ed il costo della vita, arenati ad un gradimento medio di 6,76 su 10.
Secondo quest’ottica la Sicilia si presenta a metà classifica, con una valutazione di 8,49 contro l’oltre 8,70 di Sardegna, Umbria e Friuli Venezia Giulia, che si contendono il podio, ben sopra regioni come la Campania, 8,28, il Lazio 8,32, e la Lombardia, 8,34 che si piazzano agli ultimi tre posti. Nell’ultimo anno, in special modo a causa della crisi economica globale, le entrate procurate all’Italia dal turismo sono state di appena il 5,6 per cento superiori allo scorso, con una crescita da parte dei turisti provenienti dall’estero dell’8 per cento per quanto riguarda le regioni del Sud, appena la metà di quanto riscontrato al Centro e nelle regioni del Nord-Ovest. Anche in questa particolare classifica, guidata ancora dall’Umbria con un +19,5 per cento, la Sicilia non è ai primi posti, ma ottiene un nono piazzamento con un incremento del 5,8 per cento che può considerarsi tuttavia incoraggiante alla luce del trend in netta ascesa dimostrato dal 2007 a questa parte, che è in forte controtendenza rispetto a quello nazionale, il quale registra un lieve aumento solo grazie alla fetta di turismo proveniente dalle dinamiche economie emergenti.
Un dato, che dovrebbe attirare maggiormente l’attenzione degli addetti ai lavori è invece quello che vede la Sicilia relegata insieme a Toscana, Emilia Romagna e Valle d’Aosta nel novero delle regioni che, a fronte di un aumento della spesa media, registrano una ulteriore riduzione delle permanenze dei turisti, i quali, scoraggiati dall’aumento del costo medio del loro soggiorno preferiscono ridurne la durata, contrariamente a quanto accade in regioni come Lazio, Sardegna e Puglia, dove gli ospiti stranieri sono invogliati a rimanere da una riduzione della spesa media.
Nonostante, dunque, i dati riguardanti la Sicilia siano tiepidamente ottimisti, il potenziale inespresso della regione rimane ancora alto in un mercato, quello del turismo straniero in Italia, in cui il 51 per cento dei visitatori sceglie il nostro Paese per una vacanza di tipo culturale ed il 22 per cento per il mare, settori in cui la Sicilia è in possesso delle risorse necessarie per imporsi ai vertici nazionali e non solo, ma che puntualmente soffrono un vistoso gap organizzativo nei confronti delle altre regioni.
 


Nel capoluogo. Forbice netta tra all inclusive e altri tipi di viaggio
 
Palermo si afferma nel gradimento medio dei turisti provenienti da Paesi esteri che per la loro vacanza scelgono di non usufruire di un pacchetto all inclusive con un ottimo 8,72%, ma riceve uno scarso 8,02% da coloro i quali dell’all inclusive fanno uso, che sono anche coloro che soffrono maggiormente del caro dei prezzi e del costo della vita, con un 6,47 sul dato nazionale, dei servizi informativi rivolti ai turisti, 7,65, e della qualità degli alberghi e degli alloggi, 7,88. Il capoluogo siciliano si presenta come la città con la forbice più ampia tra le due tipologie di turisti. Un minore divario nel gradimento di quanti fanno fronte ad un pacchetto completo e quanti meno è riscontrabile invece nei dati riguardanti la città di Taormina, che vede un apprezzamento pari ad 8,86 su 10 da parte di quanti non ricorrono al tutto incluso a fronte dell’8,59 di quanti preferiscono usufruirne. Resta, tuttavia, da specificare il fatto che il voto relativo al gradimento medio dei turisti stranieri nelle principali destinazioni visitate sia tanto più basso quanto maggiori sono i flussi di turisti internazionali e questo giustifica l’altissima valutazione riscontrata dal Friuli, con 8,79 su 10 rispetto all’8,32 del Lazio, che sostanzialmente coincide con il feedback medio di quanti hanno visitato Roma.

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