Corsi di formazione ad inizio agosto: rischio defezione da parte degli studenti - QdS

Corsi di formazione ad inizio agosto: rischio defezione da parte degli studenti

Michele Giuliano

Corsi di formazione ad inizio agosto: rischio defezione da parte degli studenti

martedì 26 Giugno 2012

Ci sono ancora dubbi sulla data d’inizio delle lezioni: si parla del 3 ed esplode la polemica con il governo regionale. Lentini: «È chiaro che sorgeranno delle difficoltà». Gli enti rischiano di perdere i finanziamenti

PALERMO – I corsi di formazione partiranno nei primi giorni di agosto. Quando invece gli altri anni proprio nel mese più torrido in Sicilia si chiudevano gli enti per la pausa estiva. L’Avviso 20 sembra davvero continuare a stupire per le sue novità. Ma soprattutto preoccupa gli addetti ai lavori convinti che l’inizio dell’attività formativa in piena estate pregiudichi l’adesione di coloro i quali avevano già fatto pervenire una preiscrizione. Il che significa che con le nuove rigide regole dell’Unione Europea, che impongono un certo numero di iscritti pena la revoca del finanziamento, gli enti potrebbero vedersi depennare l’attività.
La conseguenza sarebbe ovvia: meno corsi, meno possibilità per i siciliani disoccupati di potersi formare adeguatamente e secondo le loro attitudini, restringendosi il ventaglio dei corsi e delle relative qualifiche da spendere sul mercato del lavoro. A dare notizia dell’enorme ritardo dell’avvio dei corsi dell’Avviso 20 è Totò Lentini, presidente della V commissione all’Ars: “Dopo mesi di incredibile inerzia, ritardi impressionanti e notizie contraddittorie, sembra che il Dipartimento abbia finalmente deciso la data di avvio dei corsi di formazione: si parla del 3 di agosto. Dopo roboanti dichiarazioni sull’esigenza di riformare e risanare il settore, il primo ciclo formativo a carico Fse parte nel peggiore dei mondi”.

Sembra anche essere stato confermato quale sarà l’iter per l’avvio dei corsi. In mancanza dei singoli decreti di finanziamento, che saranno valutati uno per uno dalla Corte dei Conti, gli enti di formazione saranno costretti ad avviare le attività a proprio rischio.
“Non c’è alcuna chiarezza sulla situazione contrattuale del personale a tempo indeterminato e, ciliegina sulla torta, – aggiunge Lentini – nell’arco di un mese dovrebbero svolgersi iscrizioni, selezioni e predisposizione di tutto quanto occorre per dare avvio ai corsi. E’ chiaro che sorgeranno difficoltà enormi, tali da mettere in questione il concreto avvio delle attività, col rischio per molti enti di trovarsi loro malgrado esclusi e con le inevitabili drammatiche conseguenze per l’occupazione degli operatori. La protervia del Governo sembra finalizzata alla distruzione, e non certo al risanamento, del settore per favorire il processo, già in atto, di colonizzazione da parte di enti e società del nord, vedasi gli affidamenti ad aziende piemontesi, lombarde e dei Caraibi”.

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