Partecipate della Regione siciliana, disastro annunciato - QdS

Partecipate della Regione siciliana, disastro annunciato

Raffaella Pessina

Partecipate della Regione siciliana, disastro annunciato

venerdì 29 Giugno 2012

Assunzioni facili per anni e ora Armao deve subire le proteste dei lavoratori. L’Ast in soli 8 anni ha maturato un deficit di 100 milioni di euro

PALERMO – Questa settimana all’Assemblea regionale sono di scena le società partecipate per le quali è previsto un piano per il loro riordino. L’assessore all’economia, Gaetano Armao, ha incontrato ieri una rappresentanza dei lavoratori interinali delle società partecipate regionali Multiservizi e Biosphera che hanno inscenato una protesta a Villa Malfitano, dove si presentava il regolamento d’attuazione della legge sul social housing. I dimostranti hanno spiegato all’assessore Armao che entro la fine di questo mese, a seguito del riordino delle partecipate, Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali spa confluiranno nella Servizi ausiliari sicilia (Sas) e i lavoratori sembra siano destinati ad essere licenziati. Per questo una decina di coloro che lavoravano alla Multiservizi – hanno spiegato i dimostranti – ha fatto ricorso al giudice del lavoro ed hanno vinto in primo grado. Altri 140, sempre secondo gli interlocutori di Armao, potrebbero chiedere il prepensionamento, e gli stessi hanno chiesto all’assessore che i rimanenti vengano definitivamente assunti, senza passare per le vie legali.
Armao ha preso qualche giorno di tempo e si è riservato di portare il problema prima in Giunta e poi in commissione Bilancio all’Ars dove spera di affrontare e risolvere la questione. Intanto Vincenzo Vinciullo del Pdl ha presentato una interrogazione sulla situazione finanziaria dell’Ast, Azienda Siciliana Trasporti, un’altra partecipata della Regione.
“Occorre adottare misure per evitare il fallimento dell’Azienda siciliana trasporti – ha scritto Vinciullo – eventualità che causerebbe non solo un collasso nell’intero sistema di trasporto pubblico in Sicilia, ma determinerebbe il licenziamento di oltre 1.200 lavoratori”.
L’Ast ha un deficit dichiarato di quasi 100 milioni di euro, maturato negli ultimi otto anni. “E’ incredibile -afferma Vinciullo – che un’Azienda a partecipazione regionale, impegnata nell’erogazione di un servizio di vitale importanza come il trasporto pubblico urbano ed extraurbano e con beni immobiliari di inestimabile valore in tutte le più grandi città siciliane, sia sull’orlo del fallimento per una gestione infelice e azzardata che ha privilegiato le assunzioni facili rispetto al miglioramento del servizio offerto, che non ha utilizzato le proprie officine per privilegiare l’affidamento delle riparazioni all’esterno, che ha acquistato il carburante per i propri mezzi alla pompa invece che acquistarlo all’ingrosso”.
Intanto i partiti si preparano alle consultazioni regionali del prossimo autunno. Gli incontri per stabilire un candidato comune si tengono nella capitale e sembra che Pd e Udc abbiano chiuso il cerchio su Giampiero D’Alia, mentre ancora nel Pdl si discute sulla candidatura di Giuseppe Castiglione che non sarebbe gradita all’area palermitana. Anche se il Presidente dell’Ars Cascio ha già detto che non si vuole candidare a presidente della Regione. è il preludio ad uno scontro interno tra le due aree siciliane: quella occidentale e quella orientale. Intanto ieri in un comunicato un gruppo di deputati regionali di Pdl e Pid , primo fra tutti il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini stigmatizzano la decisione dei vertici di evitare le primarie. Nella nota i parlamentari affermano che “Senza primarie è difficile costituire una coalizione fondata su regole e pari diritti. Le stesse a luglio, sarebbero impraticabili; a settembre, invece, sarebbero efficaci perché già comprensive dei temi della campagna elettorale e soprattutto svolte da una definitiva coalizione, che solo dopo il 28 luglio sarà più facile definire; escludere le primarie significherebbe rompere con noi”. Ma anche in casa Pd si è creata una frangia che preferisce candidare Rosario Crocetta piuttosto che D’Alia. In casa Mpa invece si punta sull’attuale assessore alla sanità e vice presidente Massimo Russo e Fabio Granata (Fli).

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