Sanità, servizi in rete a tutela del paziente - QdS

Sanità, servizi in rete a tutela del paziente

Liliana Blanco

Sanità, servizi in rete a tutela del paziente

mercoledì 04 Luglio 2012

Forum con Paolo Cantaro, Direttore generale Asp 2 di Caltanissetta

Quali sono i risultati raggiunti nell’ultimo anno?
“Tra i risultati maggiormente significativi va segnalata l’apertura del servizio di Radioterapia a San Cataldo, che ormai funziona a regime, dove abbiamo superato anche una fase delicata legata al collaudo delle apparecchiature e riuscendo anzi ad avviare l’attività in anticipo rispetto ai tempi previsti. Il servizio ha già raggiunto le 8.000 prestazioni, un risultato notevolissimo anche perché legato all’attività di una sola apparecchiatura radiante. La Radioterapia di San Cataldo si pone adesso come punto di attrazione non solo nei confronti dei pazienti della provincia di Caltanissetta ma anche di altre realtà sanitarie. Una cosa importante per noi è che, nell’ambito delle attività di contrasto ai tumori, vi è una collaborazione da parte delle associazioni di volontariato: prima del mio arrivo il volontariato organizzava dei pullman per portare i pazienti alle cliniche fuori provincia, come quella di Bagheria; , oggi, grazie all’attivazione della nuova struttura, i nostri pazienti vengono curati senza dover subire trasferimenti e l’alto numero di pazienti da noi assistiti dall’inizio dell’attività è un segno che gli utenti apprezzano il servizio e ci mostrano fiducia. A settembre saremo nelle condizioni di poter disporre dei locali della Radioterapia di Gela, in anticipo rispetto ai tempi contrattualmente previsti, anche se abbiamo subito un fermo di 5 mesi visto che nell’area dove sorge il presidio erano stati rinvenuti reperti archeologici. Di recente è stato istituito un gruppo di lavoro aziendale con tutti i radioterapisti della provincia per fare in modo che le due strutture provinciali lavorino sincronicamente: stiamo infatti mettendo a punto un sistema di condivisione dei dati e delle immagini fra le due strutture radioterapiche, così da creare una cabina di regìa e fare sì che le strutture provinciali lavorino in rete. Il paziente potrà ad esempio avviare il ciclo di cure nella struttura più vicina alla propria residenza e, nel caso in cui necessiti di prestazioni di maggiore complessità non erogabili in quella struttura, verrà indirizzato nel centro radioterapico in grado di fornire quella prestazione. Il tutto in un quadro di continuità assistenziale e di presa in carico globale. Anche nel caso di un fermo tecnico di un macchinario, la condivisione di cartelle cliniche, immagini radiografiche e protocolli di terapia fra le strutture farà si che non ci sia alcuna interruzione dei trattamenti. Relativamente alla Radioterapia di Gela, prevediamo di avviare a settembre il collaudo delle apparecchiature e di aprire il servizio all’utenza a partire da ottobre. La gestione digitale delle immagini radiografiche, oltre che la condivisione dei dati tra le strutture provinciali, permetterà anche di consegnare i referti e i radiogrammi, ad esempio una risonanza magnetica, su supporto magnetico e non più su lastra.
Tra le iniziative maggiormente significative di questi mesi vanno segnalate una serie di gare, per otto milioni di euro, per apparecchiature e dell’ospedale di Gela, tra cui quella per l’acquisto di una nuova risonanza magnetica che si concluderà ad agosto. In questo modo il corredo tecnologico dei due grandi presidi della provincia sarà completato. La dotazione tecnologica dell’ASP comprenderà in più 2 gamma camere, 2 risonanze magnetiche ( 1 a Gela ed 1 a Caltanissetta), oltre a 2 Tac in più, una sala completa di angiografia per la radiografia interventistica ed una Tac PET che è l’apparecchiatura di cui la gara è in corso”.
Quante persone utilizzano il sistema sanitario della provincia?
“Queste apparecchiature sono totalmente sufficienti per il fabbisogno terapeutico e diagnostico della provincia e offrono una gamma avanzata di prestazioni diagnostiche e terapeutiche. Abbiamo tra l’altro lavorato intensamente per l’apertura dell’emodinamica dell’ospedale San’Elia h 24. Fino all’anno scorso avevamo l’elicottero che si alzava di frequente per portare pazienti in pericolo di vita a Palermo o a Catania: ad oggi non abbiamo fatto più un trasporto, al contrario riceviamo pazienti da Agrigento trasportati in elicottero”.
 
Qual è l’organico completo dell’Asp?
“Il personale completo conta 2.889 dipendenti”.
È un numero sufficiente per assicurare l’assistenza?
“È il numero che la Regione, con le restrizioni legate al piano di rientro, poteva avere. Il personale non basta mai, se ne avessimo di più si potrebbe garantire un livello di assistenza diverso, ma gli effetti della crisi sono stati anticipati in sanità e questa è la dotazione organica stabilita”.
Quali sono stati gli altri interventi?
“Entro il mese di giugno avremo a disposizione una nuova area di pronto soccorso al Sant’Elia insieme a nuovi e più ampi spazi per cardiologia, rianimazione e complesso operatorio, più un intero blocco di 8 piani ristrutturato. Per la fornitura di arredi e attrezzature per i nuovi locali l’Azienda  dovrà accendere un mutuo di 6 milioni e 800 mila euro. L’ospedale di S. Cataldo di San Cataldo è stato oggetto di interventi di ristrutturazione e to e ririfunzionalizzazione to ed oggi ha un ruolo di sperimentazione gestionale prima in Sicilia. Sono già pienamente operative la lungodegenza, l’hospice, la riabilitazione con 4 palestre di cui una specifica per la riabilitazione cardiologica. Non è una struttura doppione rispetto alle altre, ma un presidio per le post acuzie prima non esistente in provincia, che comprende anche posti letto per la Suap, ovvero l’assistenza ai pazienti in coma vigile o in stato vegetativo”.
 

 
Curriculum Paolo Cantaro
 
Paolo Cantaro è nato a Caltagirone (CT) il 18 marzo 1949; è laureato in medicina e chirurgia e specializzazione in Otorinolaringoiatria ed Igiene e Medicina Preventiva. Dal 1996 ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario all’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania, incarico che ha mantenuto anche dopo la trasformazione del Vittorio Emanuele in azienda ospedaliero – universitaria, avvenuta il 16 gennaio 2004. Ha fatto parte di numerosi comitati scientifici ministeriali , ed è stato responsabile scientifico di vari progetti di ricerca finalizzata. Da tre anni dirige l’Asp n.2 di Caltanissetta.

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