Istat, nel 2011 spesa media mensile delle famiglie siciliane pari a 1.637 euro - QdS

Istat, nel 2011 spesa media mensile delle famiglie siciliane pari a 1.637 euro

redazione

Istat, nel 2011 spesa media mensile delle famiglie siciliane pari a 1.637 euro

venerdì 06 Luglio 2012

Registrato al Sud incremento della quota riguardante alimentari e bevande: rappresenta il 25,6% del totale. Aumenta così il divario dalla regione con la spesa più elevata, la Lombardia, con € 3.033 mensili

ROMA – Nel 2011, secondo i dati Istat, la spesa media mensile per famiglia è pari, in valori correnti, a 2.488 euro (+1,4% rispetto all’anno precedente). Tenuto conto dell’errore campionario (0,7%) e della variazione del valore del fitto figurativo (+2,1%), la spesa risulta stabile in termini reali, nonostante la dinamica inflazionistica (+2,8%).
 
Il valore mediano della spesa mensile per famiglia è pari a 2.078 euro, l’1,9% in più rispetto al 2010, e conferma la stabilità osservata in termini di valore medio. La spesa media per generi alimentari e bevande cresce, in termini nominali, del 2,2% rispetto al 2010, attestandosi a 477 euro mensili; in particolare, aumentano la spesa per carne, quella per latte, formaggi e uova e quella per zucchero, caffé e altro. La quota di spesa per alimentari e bevande rimane costante fra le famiglie del Nord e del Centro (16,6% nel Nord e 18,4% nel Centro), mentre continua ad aumentare nel Mezzogiorno, dove rappresenta il 25,6% della spesa totale.
La spesa non alimentare complessiva è stabile, e pari a 2.011 euro mensili: diminuiscono le spese per abbigliamento e calzature (-5,9%) e aumentano quelle per l’abitazione (+3,3%). Sulla spesa media mensile continua a crescere il peso dell’abitazione, così come quello dei trasporti. La Lombardia è la regione con la spesa media mensile più elevata (3.033 euro), seguita dal Veneto (2.903 euro). Fanalino di coda, anche nel 2011, la Sicilia che, con una spesa media mensile di 1.637 euro, vede aumentare il divario dalla regione con la spesa più elevata (circa 1.400 euro).
 


Sicilia. Il 9,9% del totale delle uscite è per cultura e tempo libero
 
In tutte le regioni del Mezzogiorno, ad eccezione dell’Abruzzo, alla spesa alimentare viene destinato oltre un quinto della spesa totale (in Campania, Sicilia e Calabria tale quota di spesa rappresenta più di un quarto della spesa totale), mentre nelle regioni del Nord la quota per questa voce è inferiore a quella media nazionale, fatta eccezione per la Liguria, dove si attesta al 19,7%, anche a seguito dell’elevata presenza di anziani nella popolazione. Il Centro presenta le più elevate quote di spesa destinate all’abitazione (32,4%), in particolare nel Lazio e in Toscana, dove si raggiungono rispettivamente il 33,9% e il 32,6%. Nel Nord, sopra la media di ripartizione (29,4%) si posizionano solo Liguria (34,0%), Friuli Venezia Giulia (30,9%), Trentino Alto Adige (30,4%) e Veneto (29,8%). In generale, le regioni con i livelli di spesa più bassi mostrano quote di spesa più contenute per altri beni e servizi e per tempo libero e cultura: tali spese, complessivamente, rappresentano il 9,9% della spesa totale delle famiglie siciliane, contro quasi il 17% di quelle residenti in Piemonte e Valle d’Aosta.

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