Senza l’Imu andrebbe meglio - QdS

Senza l’Imu andrebbe meglio

Melania Tanteri

Senza l’Imu andrebbe meglio

martedì 14 Agosto 2012

Marco Cannarella, direttore Iacp Siracusa

Come giudica lo stato di salute dell’istituto autonomo case popolari di Siracusa?
“Se non pagassimo l’Imu, andrebbe meglio. Hanno introdotto nuovamente l’imposta comunale anche sulle case popolari e questa non è stata certo una scelta giusta. Se avessimo gli organi amministrativi e gli organi di controllo a regime, le cose andrebbero ancora meglio. Oggi, la situazione ci vede senza commissario e senza Consiglio di amministrazione. Ci hanno detto dall’assessorato che a giorni arriverà il commissario, nel frattempo tutti gli istituti siciliani hanno i bilanci bloccati, perché noi siamo in mezzo al guado. Gli Iacp della Sicilia non hanno trasferimenti dalla Regione per quanto riguarda le spese correnti; utilizzano semplicemente  finanziamenti da parte dello Stato gestiti dalla Regione per la realizzazione di alloggi popolari. Per il resto, tutto quello che ha a che fare con la gestione corrente è a carico delle entrate proprie degli Enti. Questo ci mette in una condizione di specialità nel rapporto con la Regione: ad esempio, i dipendenti  hanno un contratto di lavoro e un trattamento previdenziale che non è quello dei regionali ma quello degli Enti locali vigente nel resto d’Italia . Il trattamento Tfr è gestito con le modalità di un’azienda privata”.
 
Come siete organizzati? Avete ancora il coordinamento regionale? 
“Noi abbiamo sempre un coordinamento che si riunisce con cadenza mensile. Abbiamo di recente organizzato a Siracusa con un discreto successo la conferenza nazionale dei dirigenti di Federcasa, l’associazione che raggruppa gli istituti e le aziende che in Italia gestiscono l’edilizia residenziale pubblica”.
 
A quanto ammonta il vostro bilancio e quanto spendete per la manutenzione degli immobili?
“L’Iacp di Siracusa gestisce un bilancio di 4,2 milioni di euro per la parte corrente. Abbiamo spese di gestione che, escludendo il personale, si aggirano intorno ai 400 mila euro, che fino a qualche anno  addietro ammontavano a 500 mila euro. Abbiamo fatto la spending review prima che la imponesse il Governo. La spesa del personale assorbe circa 2 milioni di euro. Per i dipendenti l’’Ente non gode di trasferimenti della Regione. Questi sono 43, erano 58 quindici anni fa.  Siamo in linea, anzi al di sotto, dei parametri ottimali di gestione .E in questi anni siamo stati commissariati, per fortuna, considerato il fatto che da noi, un Consiglio di amministrazione pesa per quasi 200 mila euro l’anno. Che è la metà del budget che noi spendiamo per la manutenzione; infatti a Siracusa spendiamo più o meno 400 mila euro l’anno di fondi ordinari, fondi propri per la manutenzione. Ma non so se potremo continuare a farlo. Il resto lo spendiamo in assicurazione degli immobili e spese di gestione corrente varie. Bisogna considerare, però, che noi abbiamo delle entrate che non sono certe e su cui non sempre possiamo contare”.
 
Quanti sono gli immobili che gestite? E a quanto ammontano gli affitti non riscossi?
“4.800 immobili. Ogni anno incassiamo dagli affitti circa il 30 per cento in meno di quanto programmato. Gli affitti sono le nostre entrate principali, poi abbiamo entrate da competenze tecniche, per la realizzazione di lavori. Con la drastica diminuzione dei finanziamenti e la conseguente diminuzione degli appalti la voce competenze tecniche è stata quasi azzerata”.
 
Come avete chiuso l’ultimo bilancio, quello relativo al 2011?
“L’Ente ha fatto registrare un avanzo di amministrazione, ma è più virtuale che reale perché nell’avanzo è compresa la locazione che non si incassa. Fino a quando non si sono effettuati tutti i tentativi di recupero della morosità, questa non può essere cancellata dal Bilancio: sono infatti inseriti come crediti. Per portarli a perdita devono infatti essere dichiarati inesigibili, ma bisogna arrivare all’esecuzione degli sfratti. Però per non turbare la pace sociale di sfratti se ne fanno molto pochi. Comunque, per quanto possibile, nonostante la condizione di crisi che investe in modo particolare la nostra utenza, riusciamo a far quadrare i conti”.
 
Quanto inciderà l’Imu sul Bilancio? Come pensate di farvi fronte?
“Il problema dell’Imu farà saltare i bilanci. L’imposta inciderà per un ulteriore 10 per cento, circa 400 mila euro. Per farvi fronte, dovremo ulteriormente diminuire le spese correnti, comprese quelle del personale. Gli alloggi sono tutti in vendita, ma chi non paga non è incentivato a comprare la casa, anzi, in questo modo ha un alloggio gratis. Per migliorare la gestione dell’Ente abbiamo realizzato alcune operazioni immobiliari tendenti a valorizzare alcuni nostri beni, sono stati realizzati interventi costruttivi e di recupero finalizzati ad intercettare fabbisogni abitatiti nuovi, come l’edilizia universitaria. Abbiamo realizzato una casa dello studente; a breve inoltre firmeremo un protocollo con l’Ersu di Catania e affideremo all’ente un residence nel quartiere della Giudecca”.
 
Quale è il trend della morosità? È in aumento? E le occupazioni abusive?
“È aumentata negli ultimi tempi, così come il numero degli sfratti per morosità. È una situazione che rispecchia la difficile congiuntura economica. Negli ultimi mesi, a partire dalla seconda metà del 2011, abbiamo registrato un calo del gettito notevole, nonostante siano stati affinati i criteri per perseguire chi non paga, non riusciamo a migliorare. Il problema della morosità non è solo legato all’acuirsi della crisi economica, ma dipende da modelli culturali oramai consolidati per cui il diritto alla casa è totalmente sganciato da qualunque obbligo nei confronti dell’Ente gestore. Senza un cambio di mentalità sarà difficile coniugare diritti e doveri”.
 

 
Curriculum di Marco Cannarella
 
Marco Cannarella, dottore commercialista e revisore contabile, ha esercitato per alcuni anni attività di consulenza in aziende ed pubblici. Ha svolto attività di docenza in materia di organizzazione e controllo di gestione degli enti pubblici. Dal 1999 è dirigente dell’IACP di Siracusa. Dal 2008 è direttore generale dell’IACP di Siracusa. Dall’aprile 2011 è il nuovo coordinatore della conferenza permanente dei direttori degli Istituti autonomi case popolari. della Sicilia.

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