Regionali, Fli in dubbio se appoggiare Gianfranco Miccichè - QdS

Regionali, Fli in dubbio se appoggiare Gianfranco Miccichè

Raffaella Pessina

Regionali, Fli in dubbio se appoggiare Gianfranco Miccichè

martedì 04 Settembre 2012

Oggi all’Ars 25 deputati nel Pd, il gruppo più consistente, contro 16 nel Pdl. “Non può rappresentare certi valori di legalità”

PALERMO – Dopo un week end di polemiche nella politica regionale siciliana, la settimana elettorale per il rinnovo del Parlamento di Palazzo dei Normanni e per il presidente della Regione riprende dal punto in cui si era consumato il botta e risposta tra Massimo Russo e Gianfranco Miccichè, a proposito dei rapporti reciproci passati e presenti, non sempre idilliaci e che hanno determinano il ritiro dell’attuale vice presidente della Regione. Non sembra che si voglia ricandidare intanto Francesco Musotto, ex capogruppo dell’Mpa all’Ars ed ora componente dell’Udc, dandone comunicazione in una nota.
Il candidato a presidente Rosario Crocetta intanto ha fatto pubblicamente sapere di non essere disposto ad andare a Cefalù giovedì prossimo, 6 settembre, al confronto pubblico fra i candidati se sul palco non vi saranno tutti coloro che si sono proposti per la presidenza siciliana. Il programma infatti sembra preveda gli interventi di soli quattro di essi (Crocetta appunto,  Nello Musumeci, Claudio Fava e Gianfranco Miccichè. “Sono venuto a sapere  – ha detto Crocetta – che alcuni candidati di altri partiti, penso al Movimento 5 stelle o ai Forconi, non sono stati invitati. Naturalmente, gli organizzatori sono liberi di ospitare chi ritengono, ma allo stesso tempo io sono libero di aderire o meno se non sarà ripristinato un elementare dato di pluralismo e democrazia”.
Presentato intanto il simbolo del Partito dei siciliani, ex Mpa. Sarà una colomba su sfondo blu, con due vele, una gialla e l’altra rossa, sormontate dalla scritta Partito dei siciliani. Il simbolo è stato presentato ieri a Catania da Giovanni Pistorio. Infine in una nota l’ultimo, in ordine di tempo, dei fuoriusciti dal Pdl, Fabio Mancuso, in un comunicato ha fatto sapere di non aver preso ancora alcuna decisione in merito ad una sua candidatura alle regionali. “Sono certi l’abbandono del Pdl e la mia totale condivisione del progetto politico elaborato da Filippo Drago – ha detto Mancuso –  che ha dato vita al movimento civico e d’opinione Impegno e territorio”. E Mancuso aggiunge: “Gli impegni che assumerà tale movimento sia dal punto di vista politico che elettorale saranno presi collegialmente e non dalla mia singola persona che fino adesso non ha chiesto o ricevuto nessuna candidatura per le prossime elezioni regionali. Sicuramente il 4 settembre (oggi per chi legge) sarà presa una decisione definitiva”.
Per questa mattina sono previsti gli stati generali del Pid- cantiere popolare a Caltanissetta  e Rudy Maira, segretario regionale del partito, ha dichiarato che “l’alleanza, tra Pid, Pdl e La Destra, è quella che ha maggiore possibilità di assicurare stabilità e concretezza, rafforzando l’autonomismo nei confronti di Roma, ma su basi pattizie, quelle tanto care ad uomini come Alessi, La Loggia e Mattarella.
Dubbi del Fli intanto sulla candidatura di Miccichè. Luca Insalaco e Nicolò Ferro, rispettivamente presidente e vice presidente Consulta legalità ed antimafia di Fli Sicilia, affermano in una nota che Micciché “non può rappresentare certi valori di legalita’ su cui Fli sin dalla sua nascita si poggia, sia per il suo passato politico che per le ultime dichiarazioni fatte in merito all’applicazione del codice etico, ma anche quella fatte su Diritti Civili e l’uso di droghe”.
Con le continue trasmigrazioni dei parlamentari della 15ma legislatura da un partito all’altro si sta concludendo la mappa dei partiti, in un contesto sicuramente più equilibrato rispetto al 2008, quando vi erano solo quattro partiti presenti all’Ars con quote di parlamentari consistenti per ognuno di essi. Oggi invece il Pdl è a 16 componenti, a 15 il Partito dei siciliani, 10 l’Udc, tutti gli altri si attestano tra i 4 e i 5 componenti, mentre mantiene la sua supremazia il Pd con 25 elementi.
Tale mappa, destinata ovviamente a decadere entro la fine dell’anno, rappresenta comunque una indicazione di quelli che saranno i nuovi patti per la 16ma legislatura all’Ars.

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