Modica, città imbrattata dai manifesti abusivi - QdS

Modica, città imbrattata dai manifesti abusivi

Marcello Medica

Modica, città imbrattata dai manifesti abusivi

giovedì 06 Settembre 2012

Amministrazione Buscema sul piede di guerra: “Occorre riaffermare il valore delle regole”

MODICA (RG) – Il fenomeno delle affissioni abusive nella Città della Contea continua a imperversare indisturbato, con tutte le deleterie conseguenze che ciò comporta. Muri stradali, facciate di edifici, pensiline dei bus, ogni superficie ben visibile è utile per chi vuole promuovere il suo prodotto o servizio. Neanche i monumenti o i caratteristici muri a secco delle campagne vengono risparmiati da chi, incivilmente, si permette non solo di imbrattare superfici non consentite dalla legge, ma addirittura di non pagare la prevista tassa di affissione, coprendo con i propri manifesti anche quelli affissi regolarmente. L’ulteriore danno economico che ne deriva per il Comune è costituito dai costi del servizio di defissione, necessario per coprire i manifesti abusivi e a ripristinare gli spazi disponibili.
In questo periodo di vacanze pre-scolastiche, a imbrattare la città ci stanno pensando alcuni istituti scolastici paritari, i quali hanno innescato una vera e propria guerra di manifesti, tutti rigorosamente abusivi, tappezzando ogni superficie utile a sponsorizzare il servizio scolastico offerto. Proprio in merito a tale vicenda, è recentemente intervenuto il consigliere comunale di “Una nuova prospettiva”, Nino Cerruto, il quale ha presentato un’interrogazione, all’attenzione degli organi comunali competenti, per chiedere non solo spiegazioni, ma anche l’attuazione di determinate misure volte a debellare, una volta per tutte, il fenomeno.
“Nel corso delle ultime settimane – ha rilevato Cerruto – la nostra città è stata letteralmente ricoperta da centinaia di manifesti abusivi di due scuole private. L’illegalità dell’azione è, inoltre, aggravata dalla lesione dei sacrosanti diritti di chi ha affisso regolarmente i propri manifesti, passando per l’ufficio affissioni e pagando le relative tasse. Abbiamo chiesto a ogni assessore che ha tenuto la delega per la Polizia municipale di far pagare, oltre alle multe, anche le spese di defissione, ma sembra che non sia stata impartita ufficialmente alcuna direttiva in tal senso”.
Il consigliere Cerruto, pertanto, nell’interrogazione ha chiesto, agli organi competenti: “Di impartire una direttiva agli uffici competenti che preveda, alla luce dell’art. 24 del Dlgs. n. 507 del 15/11/1993, che le spese sostenute per la rimozione e/o copertura della pubblicità abusiva debbano essere addebitate ai responsabili; di denunciare all’autorità giudiziaria, per il reato di ‘danneggiamento aggravato’, secondo l’articolo 635 del Codice penale, i soggetti responsabili di affissioni abusive e cioè titolari, gestori, attacchini e committenti; di istituire, come più volte richiesto, un tavolo tecnico finalizzato ad affrontare organicamente e decisamente la problematica del settore, riprendendo anche il regolamento ‘Canone installazione mezzi pubblicitari’, modificato nel 2003 dal Consiglio comunale; di fornire a tutto il Consiglio comunale l’elenco delle multe elevate nei confronti di chi affigge abusivamente e i relativi pagamenti registrati”.
Il sindaco, Antonello Buscema, interpellato a riguardo, ha fatto sapere di aver già dato mandato all’Ufficio legale dell’Ente di mettere in campo tutte le possibili azioni adeguate a segnalare all’Autorità giudiziaria questa insopportabile reiterazione delle affissioni non autorizzate, accogliendo in questo senso la sollecitazione del consigliere comunale di “Una nuova prospettiva”.
“Anche quest’anno, come da copione – ha dichiarato il primo cittadino – siamo di fronte al barbaro imbrattamento di tutte le mura della città da parte di due istituti scolastici che sono tornati a pensare di potersi fare la guerra a colpi di manifesti abusivi e, soprattutto, a discapito della pulizia e del decoro del nostro centro abitato. Proprio la reiterazione, a mio avviso, ben giustifica il fatto che questo fenomeno non possa più essere liquidato con l’ennesima semplice sanzione amministrativa, ma debba essere perseguito per il rilievo penale che ha assunto nel danno provocato”.
Poiché le multe, comminate dalla Polizia municipale, e la successiva defissione sembrano non avere alcun valore di deterrente, l’amministrazione intende in ogni caso informare dei fatti la Procura della Repubblica.
“Una simile prepotenza, infatti – ha aggiunto il sindaco – oltre a imbrattare e imbruttire la città, al di là dei limiti della decenza e a nuocere direttamente a coloro che hanno pagato le tasse e sono stati autorizzati per l’affissione dei loro manifesti, rappresenta anche un oltraggio ai principi di rispetto della Cosa pubblica e delle persone, di cui proprio gli istituti scolastici dovrebbero essere i primi sostenitori e promotori”.
“Denunciare questi comportamenti, chiedendo che vengano adeguatamente puniti – ha concluso il sindaco – non è necessario solo per tutelare il Comune, la città e i cittadini, ma anche e soprattutto per riaffermare pienamente il valore delle regole quale fondamento di una comunità civile, cui la mia amministrazione si è sempre richiamata”.
 

 
Polizia locale: il bilancio dell’attività del Nope
 
MODICA (RG) – In merito al fenomeno delle affissioni abusive, continua l’attività della Polizia locale, che ha fatto il bilancio dell’attività svolta, negli ultimi sei mesi, dal Nope (Nucleo operativo di Polizia edilizia e abusi pubblicitari), annunciando di avere denunciato ben tredici persone.
Costante, a riguardo, il lavoro del Nope che dallo scorso gennaio ha espletato 455 pratiche di settore di cui 34 di Polizia giudiziaria e 421 di natura amministrativa. Sono stati eseguiti 163 sopralluoghi e 144 controlli e verifiche sull’attività edilizia attraverso l’azione di vigilanza sul territorio. Sul fronte dei controlli e accertamenti di pubblicità e affissioni ne sono stati eseguiti 214 e sono stati elevati 86 verbali amministrativi per pubblicità sulle strade non autorizzate.
Trentacinque, poi, sono state le pratiche di scerbatura esitate con segnalazioni e adempimenti vari relativi alle ordinanze. Sono stati effettuati anche 87 controlli presso siti ed aziende connessi ad attività ecologiche. I verbali amministrativi sono stati 42. Complessivamente sono state contestate infrazioni per circa 40 mila euro.
“I dati parlano chiaro – ha detto il comandante della Polizia locale, Giuseppe Puglisi – il Nope è giornalmente impegnato nell’attività di controllo del territorio su vari aspetti che vanno da quello edilizio a quello pubblicitario, alla questione ambientale. Sono appena tre le unità destinate al controllo di tutto il vasto territorio, ma i risultati ci sono. Si tenga conto che, quasi a cadenza quotidiana, i componenti del Nucleo sono convocati in Tribunale in qualità di testimoni per i procedimenti giudiziari in corso”.

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