Tanti risultati malgrado i limiti del Patto di stabiltà - QdS

Tanti risultati malgrado i limiti del Patto di stabiltà

Annalisa Giunta

Tanti risultati malgrado i limiti del Patto di stabiltà

venerdì 05 Ottobre 2012

Forum con Giuseppe Monaco, presidente della Provincia regionale di Enna

Quali sono i principali risultati raggiunti nel corso della sua gestione in questo ultimo anno?
“In questo anno, ma anche negli anni passati del mio mandato, ho lavorato per far fronte alle emergenze che si sono presentate e che per via della situazione economico-finanziaria degli enti locali e dei tagli continui non siamo riusciti in parte a soddisfare. È di questi giorni la notizia che è stato firmato a Roma l’Apq per la Panoramica, accordo che arriva dopo tre anni di lotta, e a breve faremo il bando per avviare i lavori. A giorni aspettiamo ulteriore autorizzazione a partire con la cosiddetta terza tranche della legge Prodi sul potenziamento della viabilità provinciale per poter finanziare alcuni lavori tra cui la Sp4 che congiunge Piazza Armeria all’autostrada. Queste sono le cose più eclatanti che sono riuscito a fare, a parte altri appalti. Il problema grave che sto vivendo è dovuto al patto di stabilità che ci ha bloccati e a bloccato i lavori della provincia di Enna, ossia quelli finanziati dalla Regione Siciliana. Al momento sul mio tavolo ho sei lettere di risposta da parte dell’Assessorato alle Infrastrutture che coincidono con sei richieste di stato di avanzamento di opere realizzate da imprese, lettere nelle quali la Regione comunica che a causa del patto di stabilità non può pagarle. Ulteriore dramma è legato al fatto che al momento mi trovo ad avere una certa disponibilità finanziaria e che non posso spendere per via del patto di stabilità e per la problematica dei flussi di cassa. Purtroppo ho ereditato una situazione drastica, nonostante l’oculatezza della mia gestione io non ho il quoziente in regola per quanto riguarda il rapporto tra le spese personale e spese correnti, sebbene abbia ridotto le spese per il personale di circa un milione e mezzo di euro. Le spese del personale incidono sul bilancio per circa l’80%, mentre le spese correnti per via dei tagli si sono abbassate e dunque il rapporto è sempre sbilanciato. In questi anni ho lavorato per ridurre i costi ma nonostante questo, pur non avendo debiti e avendo risorse finanziarie in cassa, per via del patto di stabilità sono penalizzato lo stesso alla stregua di un’amministrazione con una cattiva gestione”.
Esiste un piano aziendale/piano organizzativo per la produzione di servizi dell’ente?
“Certamente e l’ho anche modificato di recente, situazione che ha suscitato polemiche anche perché ho ridotto dirigenti e ho accorpato alcuni settori. Da nove dirigenti al momento ne ho sei. Sto anche predisponendo dei gruppi di lavoro finalizzati alla realizzazione di progetti e per svolgere le gare di appalto, ossia ho potenziato tutta quella attività finalizzata a produrre risultati sul territorio legata ai lavori pubblici”.
La pianta organica è proporzionata al fabbisogno di personale?
“La pianta organica è discreta. Dopo la rimodulazione dei dirigenti oggi i risultati sono eccellenti”.
A che punto è l’informatizzazione?
“L’informatizzazione è buona, ma no è quella che io vorrei. Non vi sono le risorse economiche e la disponibilità del personale per procedere all’innovazione”.
Cosa ci dice a proposito del distretto turistico?
“Sto lavorando affinchè il distretto turistico, di cui io sono il presidente, possa avere un ruolo importante indipendentemente dalla Regione per il rilancio del territorio. Per fare ciò occorre il coinvolgimento dell’imprenditoria locale, creando e cercando di inculcare l’importanza della cultura d’impresa. Purtroppo paghiamo ancora tutt’oggi lo scotto della cultura assistenzialistica”.
 
Qual è il rapporto con le altre istituzioni?
“Ho sempre cercato di svolgere un ruolo di coordinamento con i comuni della provincia e credo di poter affermare che siamo il punto di riferimento per molti comuni se non per tutti. Abbiamo lavorato assieme ai Pisu e ai Pistu con ottimi risultati e la provincia di Enna è una delle migliori come finanziamenti da questo punto di vista”.
Quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere?
“Intendo lavorare sino all’ultimo giorno per progetti che diventeranno operativi nel prossimo mandato. Vorrei completare le attività sui lavori pubblici, sfruttando al massimo e avviando tutti i finanziamenti che abbiamo e che complessivamente saranno sui 20 milioni di euro. Inoltre abbiamo avuto come Ato idrico il decreto per il rifacimento della rete idrica di 8 comuni per un totale di 44 milioni di euro”.
Se lei fosse un cittadino ennese e si recasse alla provincia, da 1 a 10, che livello di gradimento darebbe?
“Come cittadino colto darei la sufficienza. Non credo di non essere riuscito nell’obiettivo che mi ero prefissato. Non ho trovato le condizioni ideali, anche se nei primi anni qualche errore politico sicuramente l’ho fatto. Mi sono trovato ad affrontare mille problemi, di sicuro non sono soddisfatto del mio mandato perché ho dovuto lottare con la crisi economica e non ho avuto le possibilità economiche che hanno avuto i miei predecessori”.
 

 
Curriculum Giuseppe Monaco
 
Giuseppe Monaco è nato il 15 maggio del 1948; è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Chirurgia generale. Dal 1974 è dipendente dell’azienda ospedaliera “Umberto I” di Enna e dal 1999 dirigente di II livello dell’Unità operativa di chirurgia generale presso lo stesso ospedale. Ha ricoperto diversi incarichi politici nel Msi e poi in Alleanza Nazionale ed è stato più volte consigliere comunale a Regalbuto ed Enna. Dal 1987 al 2006 è stato presidente di un istituto di credito locale e dal maggio 2008 è presidente della Provincia regionale di Enna.

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