Tatoo, quanti rischi per la salute. Una minaccia per ogni colore - QdS

Tatoo, quanti rischi per la salute. Una minaccia per ogni colore

Michele Giuliano

Tatoo, quanti rischi per la salute. Una minaccia per ogni colore

venerdì 05 Ottobre 2012

Americani gli inchiostri definiti dall’Ue cancerogeni, tossici e sensibilizzanti

PALERMO – I tatuaggi restano un campo dove si avanzano mille dubbi. Nell’ultimo rapporto settimanale sulla sicurezza dei prodotti non alimentari (cosiddetti Rapex) la Commissione europea ha segnalato ben 14 inchiostri di una casa produttrice americana (la “Intenze”) commercializzati in Italia, contenenti una sostanza potenzialmente “cancerogena”, “mutogena”, “tossica” e “sensibilizzante”. Gli inchiostri, corrispondenti ad altrettante variazioni di colore, si chiamano “Coral”, “Dragon Yellow”, “Egg Shell” (altra variazione di giallo), “Lemon Yellow”, “Maroon” (rosso scuro), “Maroon Honey” (miele), “Mustard”, “Persian Red”, “Rubber Doll” (arancio), “Salmon”, “Sangria”, “Sunburn” e “Yellow Orchid”. Da tale elenco, parrebbe di capire che la presenza della sostanza potenzialmente dannosa per la salute possa essere collegata ad un uso più o meno intenso del giallo (e delle sue variazioni). Date le indicazioni della Commissione europea, che vede una forma di rischio nella permanenza di questa sostanza sulla pelle, per coloro che hanno già utilizzato il prodotto, sarebbe da consigliare una rapida cancellatura di quanto costosamente e pazientemente realizzato. Magari cambiando semplicemente colore.
I tatuaggi possono avere potenzialmente dei rischi anche meno gravi ma comunque problematici come le allergie derivanti anche in questo caso dai colori usati (solitamente il rosso). Ma anche al talco usato nei guanti o ai guanti in lattice stessi (solitamente un buono studio ha sempre anche delle confezioni di guanti in vinile o altri materiali che non siano lattice). Altri rischi possono essere legati a batteri e a virus. Si parla comunque di lavorare sulla pelle di una persona bucandola. Chiaro sia per tutti che oggi come oggi è molto difficile contrarre l’epatite o l’Hiv facendosi un tattoo: i materiali sono monouso e le attrezzature per sterilizzare sono ormai talmente funzionali che non si hanno più rischi e, solitamente, vengono riutilizzati solo i puntali in inox ma mai gli aghi.
Un altro rischio riguarda micosi varie, problema di tante persone e quindi ottima cosa assicurarsi che venga sempre pulito il lettino o il poggiabraccio dopo ogni esecuzione. Poi i rischi sono tutti personali quando esci dallo studio. Tenere il tattoo pulito, lontano da polvere e sporcizie varie, toccarlo solo con le mani pulite. Alla fine è sempre una ferita e se non la si cura con le dovute attenzioni batteri e possibili infezioni sono in agguato.

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