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Catania – E adesso il sindaco Stancanelli potrebbe pure tagliare la corda

Melania Tanteri

Catania – E adesso il sindaco Stancanelli potrebbe pure tagliare la corda

sabato 22 Dicembre 2012

Un clamoroso ripensamento dopo che, nell’ottobre del 2011, lasciò il Senato per restare al Comune. Tentato dalle prossime Politiche, abbandonerebbe una nave che sta affondando

CATANIA – Roma o Catania? Nelle ultime 48 ore si sono moltiplicate le voci delle imminenti dimissioni del sindaco Raffaele Stancanelli: l’ex ministro Ignazio La Russa avrebbe infatti convocato il primo cittadino etneo per entrare a fare parte del nuovo progetto politico nato tra i fuoriusciti dal Pdl.
Se così fosse – e sembra che così sarà – il sindaco dovrebbe lasciare Palazzo degli Elefanti entro la settimana prossima. Si ripropone, dunque, la scelta tra Catania e la Capitale già trovatosi di fronte a questo bivio non poco tempo fa. Allora, era il mese di ottobre del 2011, la decisione fu quella di lasciare la poltrona di senatore a Palazzo Madama per restare sindaco, ma oggi la scelta potrebbe essere un’altra, dal momento che il mandato sta volgendo al termine.
Nemmeno il diretto interessato, comunque, sembrerebbe sapere ancora quale strada intraprendere, se concorrere per le Politiche o gareggiare per la poltrona di sindaco; secondo quanto dichiarato dallo stesso sindaco, infatti, la decisione finale non sarebbe stata ancora presa, anche se ci sono voci sempre più insistenti che lo vorrebbero pronto a volare verso Roma.
"Sono combattuto, questo è vero – ha spiegato – ma acora non ho scelto". Lo ha affermato in più di un’occasione Stancanelli, che vorrebbe capire se i catanesi lo premierebbero con un secondo mandato, anche se la tentazione di sedersi di nuovo tra i senatori della Repubblica continua a essere forte.
Intanto, sulle possibili dimissioni si moltiplicano i commenti da parte dei consiglieri comunali, in particolare delle opposizioni, che hanno sottolineato come un’eventuale abbandono di Catania rappresenterebbe una vera e propria fuga da un momento delicatissimo (oltre agli effetti della crisi, il riferimento è alla situazione di pre-dissesto delle casse comunali).
"Le dimissioni – ha affermato il capogruppo Pd, Saro D’Agata – sarebbero una comoda via di fuga dalle responsabilità verso la città. Se le voci fossero confermate, come io ritengo, il sindaco dimostrerebbe in maniera inequivocabile l’atteggiamento politico che ha tenuto nei confronti della città e le eventuali dimissioni sarebbero l’ammissione del proprio fallimento”.
Opinione, questa, condivisa da Puccio La Rosa (Fli), che parla di Stancanelli come il sindaco dell’indecisione. "Con lui tutto è possibile – ha detto – e non ci sono certezze, tranne il fatto che la città è in dissesto e che ci aspettano momenti molto difficili".
Dello stesso avviso il presidente della Commissione Partecipate, Francesco Navarria (Gruppo misto), che spera nel fatto che Stancanelli scelga Roma. "Speriamo vada via – ha detto – e metta fine alla sua gestione fallimentare della città”.
I colleghi di partito, invece, non prenderebbero bene la scelta eventuale di lasciare Palazzo degli Elefanti per concorrere alle elezioni politiche. Tra questi il capogruppo del Pdl, Nuccio Condorelli. "Rinunciare alla poltrona di sindaco prima della scadenza naturale del mandato – ha affermato – sarebbe una sua scelta personale. Ritengo inoltre che dopo le dichiarazioni che lo stesso Stancanelli aveva rilasciato sulla sua volontà di rinunciare a Roma per rimanere a Catania, dimettersi sarebbe come smentire se stesso”.
In ogni caso, come detto, le voci sulle possibili dimissioni si fanno ogni giorno più insistenti: addirittura sembrerebbe esserci già una data, che voci di corridoio indicano nel 28 dicembre. Bisognerà aspettare venerdì prossimo, dunque, per sapere se Catania avrà ancora un sindaco o, come già accadutonel 2008, verrà commissariata in attesa delle elezioni del nuovo primo cittadino.

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