Palermo - Discarica sbarrata, rifiuti ovunque. Emergenza senza soldi e soluzioni - QdS

Palermo – Discarica sbarrata, rifiuti ovunque. Emergenza senza soldi e soluzioni

Luca Mangogna

Palermo – Discarica sbarrata, rifiuti ovunque. Emergenza senza soldi e soluzioni

sabato 05 Gennaio 2013

Dal canto loro i sindaci non trovano vie d’uscita per la crisi: prima del 10 gennaio niente quote Tarsu. Il liquidatore dell’Ato Pa1, Geraci: “Chiesto incontro in Regione, nessuna risposta”

PALERMO – Si prospetta una drammatica emergenza rifiuti per i 12 Comuni della provincia di Palermo, appartenenti al consorzio Ato Pa 1 che raggruppa i paesi della costa a ovest del capoluogo siculo, i cui centri più grossi sono Partinico, Carini e Cinisi. L’endemica insolvenza dei Comuni nei confronti dell’Ato infatti ha scatenato una reazione a catena che ha portato alla chiusura dei cancelli della discarica di Siculiana, i cui gestori lamentano un credito di 574 mila euro e hanno annunciato la risoluzione del contratto al commissario liquidatore dell’ente, Antonio Geraci.
A complicare ulteriormente il tutto c’è la questione riguardante gli stipendi dei 334 dipendenti che non ricevono le loro spettanze dal mese di ottobre e hanno già annunciato lo stato d’agitazione, temendo altresì un futuro nebuloso per la loro occupazione.
Al momento non si intravedono spiragli positivi che possano portare respiro all’asfittico bilancio dell’ente, dove i debiti totali sfiorano i 50 milioni di euro che corrispondono esattamente alla cifra che i comuni del consorzio devono all’Ato. L’assemblea di tutti i sindaci dei Comuni soci dell’Ato non ha partorito nessuna soluzione utile a tamponare l’emergenza, dato che tutti i primi cittadini hanno fatto presente di non essere in grado di riscuotere prima del 10 gennaio le quote della Tarsu e ugualmente nessuno loro ha manifestato la volontà di attingere all’anticipazione di fondi che la Regione ha messo a disposizione.
Inevitabile conseguenza di questa emergenza sono i cumuli di rifiuti che stanno sommergendo i comuni del consorzio, ed è facile immaginare che da ora in poi, sino a quando non sarà trovata una soluzione, l’immondizia continuerà ad affollare le strade della costa occidentale del Palermitano. Intanto Geraci fa appello alle istituzioni affinché si eviti il perdurare di questo stato d’emergenza.
“Ho chiesto un incontro con i vertici dell’assessorato – ha detto Geraci – Ma non ho avuto alcuna risposta. Anche l’appello lanciato recentemente ai sindaci è caduto nel vuoto. Non mi resta altro che chiedere l’intervento della Protezione civile”.
Secondo il commissario liquidatore dell’Ato, bisogna affrettare i tempi anche perché “La situazione – ha ribadito – peggiorerà. Si pone quindi un problema di ordine pubblico. Tutte le discariche ci hanno chiuso le porte”. Inoltre, stando a quanto affermato da Geraci, per mantenere il servizio, occorrono circa 2,3 mln al mese: chi riuscirà a trovarli per mettere fine all’emergenza?

 
Situazione critica. Durante le feste rifiuti in aumento del 30 per cento

PALERMO – Se la situazione in provincia assume connotati sempre più drammatici, nemmeno a Palermo si vivono momenti tranquilli riguardo il servizio di raccolta dei rifiuti. Sono infatti bastati i due giorni di festa di Natale e Santo Stefano, con il servizio ridotto a metà come di consueto per le festività, per ricoprire il capoluogo di spazzatura. L’inciviltà di alcuni palermitani ha fatto breccia, tant’è che persino fontane, come quella di fronte la parrocchia di Sant’Antonino, nel cuore della città vecchia, sono state riempite di bottiglie vuote e sacchetti di immondizia, mentre in totale si è registrato un incremento di circa il 30 per cento di tutti i rifiuti da raccogliere in città rispetto agli anni precedenti. Il direttore generale dell’Amia, Nicola Gervasi, comunque assicura un rapido e pronto ritorno alla normalità. “Contiamo di recuperare entro pochi giorni”, ha detto Gervasi. Prosegue infatti la raccolta straordinaria, ma non si arrestano i roghi dei cassonetti.

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