Ars, si lavora per le nuove alleanze - QdS

Ars, si lavora per le nuove alleanze

Raffaella Pessina

Ars, si lavora per le nuove alleanze

sabato 05 Gennaio 2013

In attesa delle elezioni politiche, i partiti ragionano sugli scenari futuri. Ardizzone: “Non c’è una maggioranza, ma tre minoranze”

Il gruppo parlamentare di Grande Sud ha lavorato anche venerdì pomeriggio al Palazzo dei Normanni. Il motivo è stata la convocazione da parte del Presidente del gruppo Michele Cimino per discutere sulla nuova alleanza tra il suo partito e il Pdl in occasione delle prossime elezioni nazionali che si terranno a febbraio. Che Cimino non sia d’accordo a questa alleanza ormai è chiaro e ad un quotidiano on line Cimino ha comunque dichiarato: “Non è la posizione di Cimino: io non voglio cambiare partito, voglio cambiare il partito. Io ritengo che siano diversi i soggetti in Grande Sud che hanno creduto in un progetto di politica del territorio, alternativo alla Lega e a Tremonti”, “Berlusconi? Errare è umano, perseverare è diabolico. Mi auguro che nei prossimi giorni si convochi anche una riunione di partito per confrontarci”, incalza Cimino “Io credo in un partito che non sia di destra o di sinistra, ma sia legato alla Sicilia. E cita come esempio il Sud Tiroler Volkspartei, “che non è un partito di destra o di sinistra – dice – ma fa alleanze sulle cose che si possono realizzare per il territorio”.
 
Alla luce dei risultati che uscirannoo dalle urne per il rinnovo del parlamento nazionale, è probabile che possano cambiare anche i precari equilibri interni all’Assemblea Regionale dove, come ha dichiarato in più occasioni lo stesso Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: "Non c’è una maggioranza, ci sono tre minoranze. Con gruppi parlamentari di appena cinque parlamentari. Manca la sintesi un tempo data dai partiti. Si andrà avanti misurandoci sulle cose concrete conclude Ardizzone, sui problemi reali, su singole leggi".
 
Vediamo allora come potrebbe cambiare il panorama delle alleanze all’Ars. Ci sono dieci gruppi, molti dei quali a chiara connotazione autonomistica, come il Partito dei Siciliani, Grande Sud, almeno fino ad oggi, il Movimento Territorio e la lista Crocetta, per quanto con connotazioni di sinistra. Grande Sud, se dovesse convincere anche Lombardo con il suo partito ad aderire a questa alleanza di centrodestra, potrebbe portare l’opposizione ad avere almeno di 30 voti, non sufficienti comunque perché per avere la maggioranza in parlamento ne servono 46. E a condizione che in questa alleanza rimanga il Cantiere popolare (5 deputati), che in questi ultimi tempi ha mostrato di volersi ricongiungere con l’Udc, che invece appoggia la sinistra. Ed anche a condizione che Lombardo non decida di appoggiare il centro destra a livello nazionale e mantenersi su altre posizioni in Sicilia.
 
Una situazione comunque che rimane ancora poco definita e che dovrà senza dubbio trovare una via al momento di votare leggi importanti per lo sviluppo della Sicilia. Intanto questa settimana non hanno lavorato le Commissioni legislative: c’era solo la convocazione per il 31 dicembre della commissione Affari istituzionali, ma l’ultimo resoconto che si legge sul sito internet dell’Assemblea Regionale a riguardo risale addirittura al 19 dicembre scorso e quindi non è dato sapere se la commissione si sia riunita e quali argomenti abbia trattato. Infine maretta in casa Pd. Questa mattina Lillo Speziale terrà una conferenza stampa all’Ars per chiarire i motivi che lo hanno portato a presentare ricorso contro il risultato delle primarie che nella sua area lo ha visto arrivare secondo dopo la deputata uscente Daniela Cardinale. L’ex presidente della commissione regionale antimafia potrebbe essere inserito in lista per la Camera alle politiche del 24 e 25 febbraio in una posizione che non gli garantirebbe alcun risultato elettorale.

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