Regione, maxi Irap 4,82% e maxi addizionale Irpef - QdS

Regione, maxi Irap 4,82% e maxi addizionale Irpef

Raffaella Pessina

Regione, maxi Irap 4,82% e maxi addizionale Irpef

martedì 29 Gennaio 2013

L’assessore Bianchi assicura variazioni bilancio per 218 mln per proroga precari. Per l’anno d’imposta 2012 si applicano quelle del 2011

PALERMO – È stata inserita all’ordine del giorno della seduta di Aula di questo pomeriggio la discussione sulla costituzione della commissione Antimafia dell’Ars. Lo aveva chiesto in precedenza al presidente Ardizzone il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Salvino Caputo, “alla luce – aveva scritto in una nota – delle ultime dichiarazioni espresse dal presidente della Regione sui vertici regionali e sulla presenza di attività  illecite legate agli interessi della criminalità organizzata”. Caputo aveva anche aggiunto che il primo atto della commissione dovrà essere quello di convocare in audizione proprio il presidente Crocetta per i chiarimenti da dare anche al Parlamento su quanto ha dichiarato e se è il caso anche di conoscere i nomi delle persone coinvolte.
Buone notizie dalla Regione: inviariate le aliquote Irap e l’addizionale Irpef in Sicilia. Dopo il monito dello Stato, per l’anno d’imposta 2012, la Regione ieri ha confermato le aliquote applicate già per il 2011. L’Irap é al 4,82%, l’addizionale regionale Irpef all’1,73%. Intanto in Aula si prosegue anche la discussione sul Dpef (Documento di programmazione economico finanziaria).
Ieri, nel tardo pomeriggio, si è appreso dall’Ansa che, modificando alcune voci del bilancio di previsione 2013 già depositato in commissione Finanze all’Ars, l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, ha recuperato oltre 218 milioni di euro, risorse che vengono appostate nel fondo di riserva. La variazione, contenuta in un apposito disegno di legge deliberato dalla giunta Crocetta nei giorni scorsi, si è resa necessaria in seguito all’approvazione dell’esercizio provvisorio e della legge di proroga dei contratti dei precari della Regione. Oltre che per il 2013, il governo, attraverso le ‘note di variazione al bilancio’, ha recuperato, sempre appostando le somme nel fondo di riserva, anche 238,189 mln per il 2014 e 264,63 mln per il 2015.
La commissione Territorio e ambiente presieduta da Giampiero Trizzino del M5S ha deciso di istituire un osservatorio sui rischi strutturali delle costruzioni, finalizzato ad azioni di intervento immediato. L’osservatorio, in collaborazione con l’Università di Palermo metterà  a punto un disegno di legge per la riqualificazione urbana ed energetica, attraverso la messa in sicurezza degli immobili. “Il recente crollo di via Bagolino – ha detto Trizzino – non è che la punta dell’iceberg di una situazione inaccettabile. Occorre una mappatura del territorio”.  
Acque agitate nel Fli, il partito di Gianfranco Fini. L’ex capogruppo all’Ars Livio Marrocco, il coordinatore provinciale e sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, e tutta la classe dirigente di Fli in provincia di Trapani, si sono sospesi dalle cariche ricoperte nel partito, con un documento politico sottoscritto dai 62 esponenti di Fli trapanese. “Gli sforzi profusi e i risultati ottenuti – afferma Marrocco – sono stati mortificati dal modus con cui è stata composta la lista alla Camera dei Deputati in Sicilia Occidentale, cioè dando vita a una sorta di Porcellum del Porcellum contro il quale Fli a parole si è sempre battuto”.
A questa decisione ha risposto il coordinatore regionale Carmelo Briguglio, attribuendo il mal di pancia alla mancata candidatura di qualcuno. “Quanto alle candidature per la Sicilia occidentale di Fli – ha ribattuto Briguglio – la guida della lista con Fini del vice coordinatore Fabio Granata e di Alessandro Aricò la cui rappresentatività politica e territoriale è massima, la presenza dei giovani al massimo livello, delle donne e del governo del territorio, smentiscono critiche che si risolvono in una questione molto personale e poco politica”.
E un’altra polemica ha coinvolto il presidente della Regione Crocetta per la rotazione dei dirigenti negli assessorati alla Formazione prima e Territorio e ambiente poi. Crocetta si è chiesto da che parte stanno i sindacati che lo hanno criticato. “La rotazione  – ha detto – rientra nelle norme sulla trasparenza e non nell’ambito della trattativa sindacale. Vediamo se con questi provvedimenti riusciamo a convincere un pò  di gente a lavorare per i cittadini”.

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