Crocetta e il vaso di Pandora del Cas - QdS

Crocetta e il vaso di Pandora del Cas

Rosario Battiato

Crocetta e il vaso di Pandora del Cas

venerdì 01 Febbraio 2013

Una delle imprese sotto accusa, la Ventura spa, collaborava da decenni con il Consorzio. Revocato l’incarico al dirigente generale. Il governatore denuncia la gestione paramafiosa del Consorzio, prima di lui nessuno aveva osato tanto

MESSINA – Non devono essere giorni semplici al Consorzio per le autostrade siciliane dopo le denunce e i provvedimenti del governatore Crocetta. Una novità assoluta per il Cas, che è stato istituito ufficialmente nel 1997 (sotto altre vesti esiste dal 1964 data la presenza di altri tre consorzi dalla cui unione venne istituito istituito l’attuale Ente) e che da allora opera in Sicilia senza aver avuto macchie rilevanti sul suo curriculum. Pertanto, non è peregrina l’ipotesi che le nefandezze scovate dentro il Cas in appena tre mesi di governo da Rosario Crocetta possano svelare un cammino non certo così limpido. Tutti i dubbi di chi ha sempre osservato con qualche sospetto i meccanismi interni del Consorzio sembrano adesso mostrarsi e trovare conforto nei fatti, anche perché, in diversi casi, controllori e controllati hanno fatto parte della stessa famiglia politica o della stessa macchina amministrativa.
Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma che qualche volta ci si azzecca. Tuttavia, per non pensare male a casaccio meglio far riferimento alle verità nero su bianco. Si comincia così dallo statuto dell’Ente che all’articolo 14 specifica come “le deliberazioni degli organi di amministrazione del Consorzio inerenti ai bilanci preventivo e consuntivo sono sottoposte all’approvazione dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, previo parere dell’assessore regionale per il Bilancio e le finanze.
 
Le deliberazioni concernenti regolamenti, statuti e piante organiche del Consorzio o modifiche allo stato giuridico ed economico del relativo personale sono soggette all’approvazione della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale per i Lavori pubblici. Le restanti deliberazioni sono immediatamente esecutive e vanno trasmesse all’assessorato regionale dei Lavori pubblici entro dieci giorni dalla loro adozione.Compete all’assessore regionale per i Lavori pubblici il potere di disporre verifiche od ispezioni straordinarie, nonché di proporre al presidente della Regione lo scioglimento degli organi consortili in caso di gravi e ripetute irregolarità amministrative”.
Da qualche anno non esiste più l’assessorato per i Lavori pubblici che è stato assorbito dai Trasporti e dalle Infrastrutture, ma la sostanza non cambia. Tanto per fare un esempio: la “Ventura spa”, il cui appalto è stato bloccato da Crocetta perché da Milano la Prefettura ne aveva interdetto la partecipazione all’Expo in quanto mafiosa, collabora da circa quarant’anni col Cas. Perché nessuno degli enti preposti alla vigilanza, che avevano anche la possibilità di richiedere lo scioglimento del Consorzio, se n’era mai accorto? E perché degli eventuali danni all’erario, segnalati dal governatore in materia di controllo delle autostrade, mai nessuno aveva fatto cenno?
In appena una settimana Crocetta ha bloccato tre appalti e cinque ditte (di cui due per rapporti diretti o indiretti con la mafia) per motivazioni che apparentemente sono sacrosante. E il resto? La risposta appare persino ovvia: la Regione, che è l’ente controllore (detiene il 91% delle azioni), ha nominato 13 tra commissari e presidenti dal 1996 al 2011 (sei negli ultimi tre anni).
 
Un modo per attestare il controllo e la connivenza, per far ruotare nomi e poltrone. In tutto questo mai nessuno si è reso conto di nulla, o forse non ne ha avuto il tempo. Tanto per fare qualche esempio: Patrizia Valenti, attuale assessore al Personale, fu commissario tra il 2008 e il 2009, Rosa Corsello, una degli ultimi commissari è stata promossa alla direzione dell’Ispettorato regionale del Lavoro, mentre Calogero Beringheli, fu capo di gabinetto dell’assessore alla Cooperazione e commissario del Cas (prima ad acta, poi straordinario) tra i 2010 e il 2011. Ieri sera la giunta ha deliberato un atto di indirizzo per revocare l’incarico al dirigente generale del Cas e valutare i provvedimenti da intraprendere.

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