Falsità nel bilancio, falsità nella Formazione - QdS

Falsità nel bilancio, falsità nella Formazione

Carlo Alberto Tregua

Falsità nel bilancio, falsità nella Formazione

giovedì 07 Febbraio 2013

Regione immobilizzata, burocrazia rapace

Martedì abbiamo pubblicato l’inchiesta sulla bozza di bilancio 2013 della Regione, nella quale viene riportato, pervicacemente, l’avanzo di amministrazione di 8 miliardi in cifra tonda. Il che dimostra, se ce ne fosse bisogno, che si tratta di un importo posticcio e fasullo messo lì per fare bilanciare entrate ed uscite. Un povero espediente che anche un contabile alle prime armi rifiuterebbe.
Sembra, invece, che Luca Bianchi, neoassessore all’Economia, non sia inesperto, seppure dal suo curriculum non risultino particolari attestati di competenze, nè referenze sui suoi trascorsi professionali in materia di organizzazione e gestione di enti pubblici, redazione di bilanci pubblici, controllo di gestione, organizzazione e programmazione.
Eppure Bianchi è uomo di fiducia del ministro Fabrizio Barca, che ho constatato personalmente, nel forum pubblicato il 17 marzo 2012, essere persona intelligente e professionista preparato.
All’atto dell’insediamento abbiamo aperto a Rosario Crocetta e ai suoi assessori una linea di credito doverosa per chi ha assunto impegni tassativi nei confronti di tutti i siciliani, anche se è stato eletto, ricordiamo per l’ennesima volta, solo dal 15 per cento di essi.

Crocetta si è insediato all’insegna della Rivoluzione Sicilia. Ha smosso le acque melmose del Consorzio autostrade siciliane di Messina, del quale abbiamo denunciato in tutti questi anni le inadempienze e incapacità decisionali; ha trasferito decine di dirigenti; ha fatto cessare il suo ufficio stampa.
Ma tutto ciò non è l’effetto di un piano organico di Rivoluzione, e, aggiungiamo noi, di Rinascita. Sono singole azioni non messe in una rete sinergica che non possono produrre effetti benefici perché ognuna è separata dalle altre.
Un piano organico vero deve prevedere i necessari tagli alla spesa corrente improduttiva, agli sprechi e una lotta serrata alla disorganizzazione, alle disfunzioni e alla corruzione, madre dell’immobilismo dei dirigenti.
Gli stessi non fanno nulla o per non assumere responsabilità o perché aspettano di ricevere la cagnotte. L’immobilismo dell’apparato regionale è diventato insopportabile perché contribuisce in modo determinante all’arretramento del Pil e all’aumento della disoccupazione.

 
Crocetta ha il merito di avere cominciato l’opera di smantellamento di quella perniciosa Formazione che ha divorato miliardi di euro in questi anni, senza formare un solo giovane.
Certo, c’è voluto il diktat dell’Unione europea che ha bloccato i fondi, per accelerare questa bonifica. Non ci sono scuse. Le responsabilità del disastro in questo comparto sono tutte del ceto politico di questi decenni e di quello burocratico che gli ha retto il sacco. Soldi persi in un fiume di clientelismo che non ha prodotto ricchezza, avendo soddisfatto solo la voracità di tanti parassiti.
I bilanci falsi di tanti enti di formazione ora vengono setacciati da 140 ispettori che, ci auguriamo, siano i più integerrimi e inflessibili fra i dirigenti regionali e non si lascino corrompere nè avvinghiare dai tentacoli di chi ha sempre mangiato nella Cosa pubblica, senza alcun ritegno.
Falsità nel bilancio 2013 della Regione, falsità nei progetti della Formazione, falsità nel bilancio del Cas, falsità nei bilanci degli Iacp, falsità nei bilanci delle partecipate: la melma ha tracimato, è esondata e sta coprendo tutti i siti della Regione.

È venuto il momento di dire basta, di rimettere i conti in equilibrio, di bonificare il malaffare. è venuto il momento che l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, pubblichi sul sito l’elenco dettagliato di tutte le voci di cui sarebbe composto l’avanzo di amministrazione. Se egli continuasse a nascondere tale elenco di voci, come ha fatto il precedente assessore, Gaetano Armao, che ce lo ha rifiutato numerose volte, sarebbe connivente con la malagestione precedente e assumerebbe gravi responsabilità nei confronti dei siciliani, lui che siciliano non è.
E responsabilità oggettiva assumerebbe il presidente Crocetta qualora mettesse la sua firma su un progetto di bilancio 2013 tecnicamente falso, nel quale sono programmati 9,3 miliardi di spese per investimenti, ma che non si possono effettuare perchè non vi è la copertura finanziaria.
Tagli, Crocetta, i 3,6 miliardi che abbiamo indicato e utilizzi le relative risorse per l’apertura dei cantieri di opere pubbliche indispensabili, con la creazione di 30 mila posti di lavoro. Oppure indichi l’alternativa per la crescita.

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