Bonifiche in Sicilia, soltanto parole - QdS

Bonifiche in Sicilia, soltanto parole

Rosario Battiato

Bonifiche in Sicilia, soltanto parole

venerdì 08 Febbraio 2013

A Milazzo, Priolo-Augusta e Biancavilla tutto fermo allo stato burocratico. A Gela attuato un intervento su 21. Passano anni, promesse irrealizzate, ma nelle aree inquinate si continua a morire

PALERMO – In Italia esistono oltre 1.100 gli impianti chimici a Rischio di incidente rilevante (Rir), in alcuni casi con elevata importanza strategica. La Sicilia è una delle aree più esposte, potendo contare sulla presenza di Milazzo, Gela e Priolo. L’eventualità di incidenti in quelle aree, con annessi effetti di accelerazione sull’inquinamento dell’aria e del territorio, è al centro delle preoccupazioni di cittadini e associazioni del territorio che lamentano anche la carenza di bonifiche. Conferme negative arrivano anche dallo Stato centrale.
Il ministero ha deciso di restituire alle Regioni i siti di interesse nazionale con priorità di bonifica meno inquinanti o in fase avanzata di risanamento. I quattro Sin siciliani (Gela, Milazzo, Priolo, Biancavilla), a testimonianza del fallimento delle operazioni di pulizia e come simbolo del pesante retaggio industriale di quelle zone, restano tutti al loro posto. (continua)

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