Ars, riscrittura del testo sui liberi consorzi - QdS

Ars, riscrittura del testo sui liberi consorzi

Raffaella Pessina

Ars, riscrittura del testo sui liberi consorzi

mercoledì 13 Marzo 2013

Dubbi di incostituzionalità, Forzese ha incontrato il commissario Aronica. Rimane, però, il rinvio del turno elettorale di maggio

PALERMO – 12 euro investiti in Commissione legislativa sanità all’Ars. È quanto è costato il collegamento in video conferenza per effettuare un dibattito con esperti delle terapie antitumorali. Ma questa non è l’unica novità che potrebbe riguardare proprio le commissioni dell’Ars, dove si svolge il primo passaggio dei disegni di legge, prima di passare al vaglio dell’Aula e diventare leggi vere e proprie.
 
Il Movimento 5 stelle infatti ha chiesto al presidente Ardizzone di poter trasmettere in streaming le sedute della Commissione bilancio. Subito dopo è arrivata la richiesta di Vincenzo Figuccia del Movimento dei Siciliani – Mpa affinchè venga effettuata la diretta anche per tutte le altre commissioni permanenti. Figuccia ha sottolineato che la “partecipazione ai processi decisionali del corpo parlamentare da parte del pubblico interessato è un atto necessario in direzione della trasparenza”.
Intanto sotto il profilo legislativo è in pole position la riforma delle province, non condivisa dal M5S. Il capogruppo Giancarlo Cancelleri si è mostrato scettico sul testo che abolisce le province e crea i consorzi dei comuni, e afferma che l’intervento del Commissario dello stato su alcuni punti del ddl dimostra che il documento presenta alcune criticità. Cancelleri ha aggiunto che si aspettava comunque che il confronto con il Commissario dlelo Stato avvenisse in forma preventiva, senza attendere un intervento successivo per un documento così importante, che peraltro rischia di bloccare per molto tempo l’attività legislativa.
Nella mattinata di ieri erano stati presentati 70 emendamenti in Commissione Affari Istituzionali, riunitasi per esaminare il documento. Marco Forzese, presidente della Commissione, dei Democratici e riformisti per la Sicilia, ha interrotto i lavori intorno a mezzogiorno per recarsi dal Commissario dello Stato. ”Ho incontrato il commissario dello Stato, Carmelo Aronica – ha poi detto Forzese nel pomeriggio – affrontando formalmente ed istituzionalmente il tema della riforma delle Province regionali. Non v’é dubbio che nel testo licenziato dal governo Crocetta si debbano modificare alcune previsioni normative, che apparirebbero vieppiù uno scoglio giuridico per il vaglio degli uffici di Piazza Camporeale”. “Mi farò carico – aggiunge – della presentazione di un mio emendamento di riscrittura della legge, che in linea con la volontà politica espressa dal presidente Rosario Crocetta, superi l’attuale forma delle province per giungere, con norma, ad una disciplina degli istituendi liberi consorzi tra Comuni.
 
Ovviamente faremo salva la norma che prevede, nelle more della nuova legge da approvare entro quest’anno, il rinvio del turno elettorale di maggio con la nomina dei commissari straordinari. Nel pomeriggio di ieri invece il presidente della Regione Rosario Crocetta nel corso di una conferenza stampa ha ribadito quanto dichiarato nel corso di una riunione del Pd sul buco della Regione che ammonta a un miliardo di euro. Crocetta ha dichiarato ieri che consegnerà gli atti alla Corte dei Conti per le opportune verifiche. “Non vogliamo accusare nessuno, stiamo dicendo la verità – ha detto Crocetta – il buco è derivante dal fatto che l’anno scorso  ci sono state meno entrate e gli impegni sui capitoli sono stati presi sulla base della competenza del capitolo senza verificare l’effettiva entrata”. Il buco, se venisse riconosciuto, diventerebbe debito fuori bilancio.
Sulla questione della incostituzionalità del ddl sulle province sollevato dal Pdl, Crocetta ha detto che se è incostituzionale la riforma delle province lo è anche lo Statuto che prevede i consorzi.
All’ nel corso della seduta di ieri pomeriggio è stata approvata all’unanimità la mozione, primo firmatario Pippo Digiacomo (Pd), che impegna il governo della Regione “a porre un valido, forte e motivato rifiuto al non inserimento dell’aeroporto di Comiso tra gli aeroporti di interesse nazionale di core network essendo lo stesso stato approvato e finanziato dalla stessa Unione europea”. Viceversa l’Ars ha respinto l’ordine del giorno, primo firmatario Toti Lombardo (Pds-Mpa), che impegnava il governo a impedire la privatizzazione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017