Il Governo di Bersani si fa sempre più lontano - QdS

Il Governo di Bersani si fa sempre più lontano

redazione

Il Governo di Bersani si fa sempre più lontano

giovedì 28 Marzo 2013

Da Grillo nessuna disponibilità a sostenere il programma del leader Pd

ROMA – “In assoluta trasparenza ho cercato di mettere insieme le forze politiche di fronte ad un’occasione vera di cambiamento, un’occasione precisata e strutturata che riguarda da un lato un governo che risponda immediatamente ad esigenze impellenti e dall’altro le riforme strutturali da cui parliamo da tempo”. Così Pier Luigi Bersani ieri all’ultimo giorno di consultazioni.
 
“Le forze parlamentari si stanno prendendo le loro ore di riflessione e domani (oggi, ndr) attendo una risposta conclusiva. La mia intenzione è di portare al Presidente della Repubblica gli esiti delle consultazioni, sarò flessibile se viene chiesta un’ora in più dalle forze politiche ma dobbiamo avviarci a una determinazione conclusiva”. Le forze politiche “stanno riflettendo ma sta a loro in caso di risposta negativa che cos’altro”. Comunque, ha osservato, chi dice no “lo dice non a Bersani che non si rompe la testa, ma lo dice all’Italia”.
Beppe Grillo intanto dopo le consultazioni attacca, dal suo blog, Bersani, Berlusconi, Monti e D’Alema definendoli “padri puttanieri” che hanno governato per 20 anni a spese dei “figli di ‘NN’ che ora però li ‘manderanno a casa”.
“I figli di NN – dice il leader del Movimento 5 Stelle – vi manderanno a casa, in un modo o nell’altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, né una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi”.
“Governo a noi o niente” avevano già detto Crimi e Lombardi, capigruppo M5S al Senato e alla Camera , confermando praticamente il “no” del movimento alla fiducia.
“Non siamo a Ballarò, il governo è una cosa seria”, ha replicato però il leader Pd Bersani e riferendosi a a Grillo sottolinea che “pensare di fermare l’intelligenza con gli insulti è come fermare l’acqua con le mani… si può insultare se si sta fuori dal Palazzo, quando si sta dentro si deve decidere che cosa si vuole fare per paese”. E Bersani avvisa il Pdl: “Non scendo di nessuna tacca, le mie proposte sono pronte, non sono contro nessuno ma la famosa tacca della legalità si misura sulle esigenze di questo Paese. Ci sarà la legge sulla corruzione e sul conflitto d’interesse così come l’antiriciclaggio. Con tutti gli incontri che ho fatto, ritengo la mia proposta l’unica cosa realistica. Fuori da questo vedo un meccanismo, che passa dal ‘faremo’ all"avremmo potuto fare, avremmo potuto provarcì”. Ha detto Bersani ai delegati di Movimento 5 Stelle durante il loro incontro.
“Ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsablità sulla mancata partecipazione del governo perché siamo gli ultimi a doversi sentire responsabili. Non siamo noi la causa. Se c’é questo risultato é anche perché c’é una legge elettorale che non è stata modificata da nessuno”, ha detto poi Crimi, aggiungendo: “Escludo che usciamo dall’aula” del Senato per consentire la nascita di un governo Bersani. Crimi ha così ribadito che M5S voterà no alla fiducia ad un governo Bersani.

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