Sgarlata e Stancheris i nuovi assessori - QdS

Sgarlata e Stancheris i nuovi assessori

Raffaella Pessina

Sgarlata e Stancheris i nuovi assessori

giovedì 04 Aprile 2013

Crocetta definisce quello dell’amico Presti un “gesto di grande onestà”. No alla “vecchia politica” ma sceglie la sua segretaria particolare

PALERMO – Non sarà Antonio Presti uno dei due assessori regionali che sostituiranno i sollevati dall’incarico Battiato e Zichichi. Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a Palazzo dei Normanni, smentendo così le voci che davano per certo il mecenate Antonio Presti come prossimo assessore al Turismo. “è stato un gesto di grande onestà da parte di Presti – ha detto Crocetta – affermare di voler fare solo l’intelletuale. E poi è stato irritato dai riferimenti della sua eventuale nomina dovuta all’amicizia che ci lega. Rischiavamo di dare l’immagine di una Sicilia vecchia”. Sarà invece Michela Stancheris, finora componente dello staff del presidente Crocetta, il nuovo assessore regionale al Turismo. Il deputato regionale Nello Musumeci dell’opposizione ha stigmatizzato tale nomina dicendo che in pratica “Crocetta ha voluto avocare a se la gestione dell’assessorato al Turismo, demandandone formalmente la titolarità alla sua segretaria particolare”.
Ai Beni culturali invece andrà l’archeologa di Siracusa, Maria Rita Sgarlata, come già preannunciato. L’annuncio è stato dato ieri dallo stesso governatore a Palazzo dei Normanni. Crocetta ha aggiunto che in Italia questa Giunta diventa la prima in cui si raggiunge la parità di genere. “La rivoluzione è femminile, il potere è maschile – ha detto Crocetta – le donne sono la vera rivoluzione ed è per questo che insisto sul doppio voto di genere nei comuni”. Crocetta ha voluto rivendicare l’autonomia della scelta dei due neo assessori: “Si tratta di due persone molto competenti e tecniche”.
E a proposito della riforma della legge elettorale Giuseppe Picciolo dei Democratici riformisti ha detto che da parte della coalizione che sostiene il presidente c’è “Il no a priori alla doppia scheda per il sindaco e il consiglio comunale e ad ogni altro tentativo di trasformare una legge che è frutto di una proposta chiara e trasparente finalizzata a dare pari opportunità alle donne per la rappresentanza all’interno dei municipi”.   Il ddl è passato ieri mattina al vaglio della Commissione di merito, la Affari istituzionali, dove sono stati esaminati gli emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari. Tra questi emendamenti è stato apprezzato quello del vice presidente del gruppo Pdl all’Ars Marco Falcone sulla parità di genere anche nel consiglio di amministrazione di tutti gli enti e le fondazioni, come in qualunque società partecipata degli enti locali.
 
Intanto ieri si è tenuta la seduta d’Aula con all’ordine del giorno proprio il ddl elettorale e al secondo punto, la relazione del Governatore sulle sostituzioni in giunta. Ma, ancora una volta, il Governo ad apertura era assente ed il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha dovuto rinviarla di circa un’ora. Intanto Giuseppe Milazzo (Pdl) è stato proclamato, in Aula dal presidente Ardizzone, deputato di questa legislatura regionale dopo che Francesco Scoma ha optato per il seggio al Senato. Milazzo, primo dei non eletti nelle liste del Pdl, dipendente Amia, è attualmente al suo secondo mandato al Consiglio comunale di Palermo ed è componente della commissione Bilancio di Palazzo delle Aquile.

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