Ardizzone: “Dal Governo arrivi bilancio asciutto e snello” - QdS

Ardizzone: “Dal Governo arrivi bilancio asciutto e snello”

Raffaella Pessina

Ardizzone: “Dal Governo arrivi bilancio asciutto e snello”

sabato 13 Aprile 2013

Le note di variazione della Giunta non sono pervenute all’Ars nemmeno ieri. Lo chiede il presidente dell’Assemblea, Ardizzone

PALERMO – Nemmeno ieri il Governo regionale ha depositato il bilancio di previsione alla commissione di merito dell’Ars. Stringono i tempi e sembra veramente improbabile che mercoledì prossimo bilancio e finanziaria possano essere discussi in Aula, così come previsto dal calendario dei lavori stabilito dalla Conferenza dei capigruppo.
“Quando finalmente la Commissione potrà visionarlo – ha detto il vicepresidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo – allora saranno stabiliti i tempi per la presentazione degli emendamenti e, a essere ottimisti, si può prevedere la sua entrata reale in Aula non prima del 19 aprile. Questo significa – conclude Vinciullo – che il presidente dell’Assemblea dovrà convocare una conferenza dei capigruppo ad hoc, per ridisegnare il calendario dei lavori, tenendo presente che il termine finale per evitare un umiliante e disastroso commissariamento scade alla fine del mese in corso”.
Dal canto suo il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha chiesto al Governo di far arrivare in Parlamento un “bilancio asciutto e snello, sul quale ci sia poco da obiettare” ed ha aggiunto:  “Non dobbiamo temere il commissario dello Stato, perché purtroppo spesso ha ragione quando impugna le norme”.  “L’assessore Bianchi  – ha detto Ardizzone – sta svolgendo un lavoro estremo, dunque seguiremo la linea del rigore e non penseremo alla mediazione politica. Una volta concluso il bilancio che con questi criteri può essere esitato davvero in pochi giorni, dobbiamo pensare alle leggi di settore”. E, a proposito di documenti finanziari, il presidente della commissione Bilancio Nino Dina chiede che non venga inserita in finanziaria la voce che riguarda la riforma delle società partecipate. Dina ritiene più opportuno un “approfondimento autonomo della materia, seppure nei tempi brevi imposti dalla necessià di rispettare la normativa nazionale in tema di messa in liquidazione e privatizzazione delle società pubbliche”.
Dina si augura che il Governo depositi al più presto il ddl in commissione di merito per giungere ad una riforma del settore che consenta di “coniugare le esigenze di razionalizzazione e di ottimizzazione delle performances delle nuove aziende con la tutela degli attuali livelli occupazionali e delle professionalita’ esistenti”.
Sulle assenze dei parlamentari dalle Commissioni legislative, il presidente Ardizzone ha considerato esagerata la richiesta dei grillini di applicare l’eventuale decadenza di parlamentari assenteisti nelle commissioni. “E’ arrivato il momento di andare al di là delle questioni rigidamente regolamentari – ha detto –  ho sentito parlare addirittura di decadenza, ma francamente mi pare esagerato”.
Intanto Michele Cimino di Voce Siciliana ha chiesto un’audizione in commissione Bilancio dei vertici  dei maggiori istituti  bancari  che operano in Sicilia. La richiesta nasce dalla necessità di ottenere le informazioni necessarie sul rapporto tra raccolta e impieghi dei risparmi, e dei tassi di interesse per i finanziamenti a breve e medio termine praticati alle Piccole e Medie Imprese o alle famiglie siciliane che chiedono prestiti o mutui, poiché, “da notizie informalmente assunte – scrive Cimino in una nota –  pare che gli stessi abbiano picchi di differenza con quelli praticati in altre parti d’Italia anche superiori al 2%”.

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