Pa, trasparenza, efficienza e corruzione - QdS

Pa, trasparenza, efficienza e corruzione

Carlo Alberto Tregua

Pa, trasparenza, efficienza e corruzione

mercoledì 08 Maggio 2013

Evviva la disoccupazione nelle istituzioni

La disoccupazione è una gravissima malattia del nostro Paese, e non solo. Però ha un aspetto positivo che vogliamo sottolineare: se cominciasse a prendere piede nelle istituzioni, sia a livello politico che a livello dirigenziale, e si mandassero fuori dai ranghi migliaia di politicanti a tutti i livelli, nonché centinaia di migliaia di dipendenti pubblici e costosissimi dirigenti, il Paese non ne soffrirebbe e la residua parte maggioritaria di istituzioni e pubbliche amministrazioni ne guadagnerebbe in efficienza, onestà e risultati.
I vampiri che continuano a succhiare il sangue portato allo Stato dalle nostre imposte devono essere tolti dai piedi. Chi consuma un euro di spesa pubblica, deve rendere in termini di servizi più di un euro alla collettività.
Si tratta di un alto valore morale, secondo il quale nessuno, ma proprio nessuno, può prendere più di quanto da. Acquisire efficienza è indispensabile perché tutta la macchina pubblica diventi un motore per la crescita.

La situazione attuale delle pubbliche amministrazioni e delle istituzioni è al punto più basso dal dopoguerra. Neanche al tempo di Mani pulite la corruzione era estesa in questo modo ed è ovvio che in tutti i Paesi ove c’è corruzione c’è anche depressione economica e inciviltà.
L’esempio della Grecia, dove anche quest’anno dopo i pesanti tagli nel pubblico impiego dovranno essere licenziati quattromila dipendenti, oltre a undicimila nel 2014, la dice lunga sulla disastrosa condizione partitocratica di quel Paese.
Ora i cittadini greci scontano l’estesa corruzione e sono divorati dalla crisi, con la grande colpevolezza del ceto politico che ha sempre truccato i bilanci per non farsi sanzionare dall’Ue. Ma i nodi sono arrivati al pettine.
Non ci può essere crescita nè sviluppo se non c’è un’estesa guerra alla corruzione. Non ci può essere guerra alla corruzione se non si inseriscono in tutti i settori delle pubbliche amministrazioni gli elementi di trasparenza e visibilità, in tempo reale, degli atti compiuti dal singolo dipendente e dal singolo dirigente. Tutta l’attività deve essere controllabile subito da qualunque cittadino che ha interesse personale e collettivo.

 
In Italia, si sta formando un quadro normativo esteso sui tre punti che andiamo citando: efficienza, corruzione, trasparenza. Riporteremo questo quadro normativo nei prossimi giorni, per dare conoscenza ai cittadini che è indispensabile la loro partecipazione al buon funzionamento dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, senza del quale nulla è possibile sul piano del neo-risorgimento.
L’efficienza passa attraverso la semplificazione normativa e l’abolizione di autorizzazioni e concessioni preventive, salvo casi ambientali e finanziari.
È ovvio che servono i controlli ex post, cioè successivi, ma perché questo meccanismo funzioni è necessario estirpare la corruzione e dare efficienza a tutti i meccanismi, oleando gli ingranaggi in senso positivo. Senza di che rimangono le vuote e inutili parole dei politici senza onore.

Quando un cittadino ha la possibilità di inserirsi immediatamente nel sito della pubblica amministrazione, alla quale ha chiesto un provvedimento, e controllarne il percorso, registrato nel suo iter di svolgimento, sa chi rallenta o chi procede speditamente. Dal che ne deduce la capacità del dirigente di far funzionare il suo dipartimento o il suo servizio.
Quando un genitore può inserirsi nel sito della scuola frequentata dai figli e guardare in tempo reale se essi siano presenti nell’aula, se siano stati interrogati e quali argomenti abbiano svolto gli insegnanti, è in condizione di valutare il funzionamento della scuola.
Non sembrino utopistici questi esempi. Se ne possono fare tanti altri. Bisogna capire che, senza questo decisivo passo avanti, la situazione resta inchiodata e vengono consentiti intrallazzi e macchinazioni per danneggiare i cittadini, i quali, invece, devono essere serviti: per questo pagano le imposte.
Battiamo sui tasti di trasparenza, efficienza, merito, responsabilità e lotta alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni da quasi quarant’anni. Continueremo a farlo perché è essenziale che i cittadini si comportino da cittadini, con i loro diritti ed i loro doveri.

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