Nell’Isola si registra nel primo semestre un importo contestato pari a 159.364.736 euro pari a 68.913 numero di contestazione. La “geografia” delle contestazioni economiche è molto variegata in Sicilia, con dati eterogeni per ciascuna provincia.
Per quanto concerne la categoria degli assegni protestati prima Catania, con un valore economico dell’importo contestato pari a 28.886 euro per un numero di contestazioni pari a 5.758, seconda è Palermo con 18.203.309 euro di valore economico contestato per 12.999 contestazioni. Terza è la provincia di Ragusa con un ammontare contestato pari a 11.817.848 per un numero di assegni protestati pari a 2.141.
Dagli assegni alle cambiali, sempre la provincia di Catania detiene la “maglia nera”. Sebbene vada meglio (nell’altra classifica è quinta in Italia), Catania si conferma fra le peggiori della Penisola.
L’importo contestato in provincia è 16.249.743 euro per un numero di contestazioni pari a 11.405.
Seconda sempre la provincia di Palermo con un valore economico contestato pari a 12.828.434 euro, con un numero di contestazioni pari a 12.999.
Dunque, sebbene la mappa delle contestazioni economiche si presenti differenziata, il dato complessivo appare chiaro: i siciliani si spingono oltre le loro possibilità economiche .