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Catania – Metropolitana: cantieri ancora fermi. La prossima settimana sarà decisiva

Melania Tanteri

Catania – Metropolitana: cantieri ancora fermi. La prossima settimana sarà decisiva

sabato 11 Maggio 2013

Orlando (direttore Fce): “I lavori riprenderanno entro il 16, me l’ha assicurato l’Uniter per iscritto”

CATANIA – Costituirebbe, se realizzata, un fattore di sviluppo e di miglioramento della mobilità cittadina, eppure è ancora ferma al palo. È la metropolitana di Catania, una volta completate le tratte in corso di realizzazione, i cui cantieri sono stati bloccati lo scorso mese di dicembre, dopo la richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Catania da parte della società cui era stato affidato l’appalto vinto dal consorzio Uniter, la Sigenco, sull’orlo del fallimento.
 
Da allora, i lavori delle tratte Borgo – Nesima e Giovanni XII – Galatea sono rimasti sospesi mentre i lavoratori, circa un centinaio, sono stati messi in cassa integrazione. Un blocco indipendente dalla volontà di Sigenco, come ha sottolineato l’amministratore, Santo Campione, ma consequenziale alla richiesta inoltrata al Tribunale. “Con la richiesta di concordato – ha spiegato Campione – i lavori in tutte le realtà normalmente subiscono una battuta d’arresto, per l’irrigidimento dei fornitori”.
Presto però i cantieri potrebbero essere riaperti. Il 16 maggio, almeno stando alle parole di Filippo Orlando, direttore generale della Ferrovia Circumetnea di Catania, l’azienda che dal 1999 sta realizzando la linea ferrata interrata cittadina, secondo cui ci sarebbe l’intenzione da parte di tutti di riprendere l’attività per la realizzazione delle due porzioni di linea che prolungherebbero, e di molto, quella attuale. “Ho ricevuto una lettera del consorzio Uniter – ha affermato Orlando – che garantisce che i cantieri riapriranno entro il 16 di questo mese”.
Una nuova società, la Tecnis, parte dello stesso consorzio Uniter, starebbe subentrando alla Sigenco cui, nel frattempo, è stato revocato l’affidamento dei lavori, ma l’operazione è vincolata a quanto stabilirà il tribunale che sembrerebbe aver rigettato la richiesta di concordato.
“Il fatto di uscire eventualmente dal concordato non è negativo – continua Orlando – perchè, secondo me, non aveva titolo nemmeno di inserirci, perchè noi non abbiamo rapporto diretto con Sigenco ma l’abbiamo con l’Uniter. Comunque – aggiunge – l’eventuale rifiuto da parte del Tribunale potrebbe essere per noi ininfluente”.
Rimane la possibilità, però, qualora la data non fosse rispettata, che la Fce avvii le procedure per la rescissione del contratto con il consorzio che si è aggiudicato l’appalto. In questo caso, la realizzazione della metropolitana potrebbe subire un nuovo, prolungato, stop.
Bisognerà, probabilmente, aspettare molto di più di quindi per vedere completati i lavori, e accontentarsi della linea metropolitana esistente, di appena 3,8 chilometri, per un totale di 6 stazioni.
La linea completa delle nove tratte, invece, sarebbe di gran lunga più utile, arrivando a collegare con il centro città alcuni quartieri periferici.
La tratta Stesicoro-Giovanni XXIII, che avrebbe dovuto essere consegnata entro il 2012, è lunga infatti circa 1 chilometro mente la Borgo–Nesima, 3.179 metri, dovrebbe essere completata entro il 2013, ma il lungo stop di questi mesi rende inverosimile questo traguardo. Entrambe, come riporta il sito internet della metropolitana, sono finanziate con fondi statali per, rispettivamente, 36.15 mln € e 87.79 mln €.
Rimane, inoltre, da completare un altro tratto di linea, la Galatea – Giovanni XIII, dove insiste il cosiddetto “nodo Fastweb”, lungo appena 51 metri, necessario per collegare la Stesicoro – Giovanni XIII e quella già in esercizio. Se i lavori non riprenderanno a breve, il danno sarà immediato, per i lavoratori ma anche per la parte dell’opera già realizzata e quasi completa, come la tratta Stesicoro – Giovanni XXIII, che inevitabilmente viene danneggiata dal prolunngato stop.
A pagare le conseguenze della mancata realizzazione della linea metropolitana, sarebbe inoltre il trasporto pubblico e nella programmazione della mobilità cittadina, proprio adesso che il Consiglio comunale ha approvato lo strumento di pianificazione a medio termine, il Piano generale del Traffico urbano.

Le altre tratte. L’aeroporto e Misterbianco restano lontani

CATANIA – Non sono bastati più di dieci anni per completare la prima delle linee di metropolitana previste a Catania, difficile pensare alla realizzazione di altre linee, come quella che dovrebbe collegare l’aeroporto con la città. Vi sono infatti alcuni progetti di sviluppo della metropolitana di Catania che hanno ottenuto addirittura dei finanziamenti. Una è la linea Stesicoro-Aeroporto Fontanarossa, di cui il Cipe ha finanziato il primo tratto, mettendo a disposizione circa 90 milioni di euro su un totale di 437 milioni, una cifra che, in ogni caso, non sarebbe sufficiente. L’intervento, parte integrante del cosiddetto “Nodo Catania”, lo stesso che prevede l’interramento della stazione Centrale e il raddoppio ferroviario Zurria – Acquicella, sarà lungo complessivamente 6,7 chilometri e conterà 8 stazioni. Rimane, infine, da completare la tratta urbana con la costruzione del tratto di linea Nesima-Misterbianco, di 3,9 chilometri, che dovrebbe andare in gara a luglio.

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