Ars, lunga pausa per le elezioni comunali - QdS

Ars, lunga pausa per le elezioni comunali

Giovanna Naccari

Ars, lunga pausa per le elezioni comunali

giovedì 16 Maggio 2013

Nuova battuta d’arresto dopo i venti giorni di stop a febbraio per le Politiche. Dopo la seduta del 30 maggio si riprenderà solo il 12 giugno

Palermo – L’Assemblea regionale siciliana ieri ha approvato la mozione per l’istituzione di una commissione speciale che dovrà redigere le norme per i rapporti tra l’Ars e il Governo e quelle per l’applicazione in Sicilia del decreto Monti sui tagli alle indennità dei parlamentari e dei trasferimenti ai gruppi. Il presidente Giovanni Ardizzone, ha chiesto ai gruppi parlamentari di indicare i componenti della commissione. I disegni di legge dovranno essere approvati entro sessanta giorni. Dopo i venti giorni di pausa a febbraio per le Politiche, l’Aula a maggio, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo, terrà seduta fino al 30 per riprendere il 12 giugno dopo le elezioni amministrative, aggiungendo così ancora uno stop per questioni elettorali nell’arco di pochi mesi.
Come deciso in conferenza dei capigruppo, le commissioni daranno priorità all’esame di disegni di legge che disciplineranno varie materie: cantieri di lavoro; riforma del turismo; moratoria debiti delle imprese; riforma Ato idrici; indicatori occupazionali; esenzione Irap per imprese femminili e giovanili; ricomposizione fondiaria; tutela della biodiversità; di istituzione di ecomusei. Ieri la commissione Servizi sociali ha esitato per l’Aula le norme sulla prevenzione e tutela dai rischi derivanti da amianto, anch’esse definite prioritarie.
Il lavoro e le riforme, una delle più importanti quella della burocrazia, sono i temi sui quali il presidente della Regione Rosario Crocetta e il partito democratico puntano a rafforzare la maggioranza, anche in vista delle elezioni amministrative. Crocetta ne ha parlato durante un vertice a Palazzo d’Orleans col segretario dei democratici, Giuseppe Lupo, e col capogruppo all’Ars, Baldo Gucciardi.
Ieri a Roma si è parlato di Autonomie, un tema in primo piano in Sicilia per la ricorrenza dell’anniversario dello Statuto.
“Le specialità sono un valore e c’è l’impegno del Governo a non rivedere l’impianto complessivo delle autononomie a statuto speciale”, ha detto il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, illustrando le linee guida del dicastero alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. E intanto ieri, in occasione della festa dell’Autonomia, i comuni siciliani hanno esposto la bandiera a mezz’asta, su decisione del consiglio regionale dell’Anci, in segno di protesta contro i tagli della Finanziaria che, secondo l’Associazione, metterebbero a rischio i servizi essenziali rivolti ai cittadini e gli stipendi per i dipendenti. Poi, nella stessa giornata, un incontro tra gli assessori all’Economia, Luca Bianchi, alle Autonomie, Caterina Valenti e i vertici di Anci Sicilia, ha prospettato spiragli di luce.
“Le rassicurazioni avute oggi dal governo regionale – hanno detto Giacomo Scala e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – e l’impegno di rivedere i criteri del fondo delle Autonomie locali, rappresentano un elemento sostanziale e di grande importanza per i comuni”.
E hanno continuato: “Un altro importante risultato ottenuto è sul versante del patto di stabilità. Il quadro che emerge, a seguito dell’emanazione del disegno di legge 35/2013 “sui pagamenti” e dall’accordo che verrà concluso nei prossimi giorni con il governo regionale sul patto di stabilità regionalizzato verticale, porterà all’azzeramento degli obiettivi per i comuni con popolazione al disotto dei 5 mila abitanti, mentre per tutti gli altri comuni comporterà una riduzione degli stessi di circa l’80 per cento”.

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