Esami di Stato: una spesa che pesa sui bilanci familiari - QdS

Esami di Stato: una spesa che pesa sui bilanci familiari

Andrea Carlino

Esami di Stato: una spesa che pesa sui bilanci familiari

martedì 11 Giugno 2013

Il conto per la prova di maturità che avrà inizio il 19 giugno può arrivare fino a un massimo di 500 euro. A influire soprattutto acquisti di libri, ripetizioni, vocabolari e app per lo studio

CATANIA – Gli esami di maturità iniziano il 19 giugno, ma già si fanno i conti per le spese necessarie a sostenere le prove. Tra libri, quaderni, gite e contributi, alla fine dell’anno scolastico altre spese si vanno ad aggiungere per chi deve sostenere l’esame finale scolastico. Infatti, da una ricerca di Skuola.net è emerso che tra ripetizioni, acquisto di vocabolari, temari, app per studiare e contributi scolastici non dovuti, il conto può andare da poche decine di euro fino a un massimo stimabile in 500 euro. Un conto ancora più salato per i privatisti, che in alcune scuole statali italiane pagano cifre superiori ai 200 euro per il contributo scolastico.
 
A incidere maggiormente sull’investimento degli studenti sono le ripetizioni private, scelte da uno su tre. Calcolando un costo medio di 33 euro, si arriva a circa 200 per il 9% di maturandi che opta per sei ore, a 400 per il 7 per cento che fa 12 ore.
 
Sono casi disperati, ma che in fondo equivalgono a 2-3 pomeriggi di studio a settimana da qui alla Maturità. Ma a ricorrere alle ripetizioni non sono solo gli studenti che hanno un debito da recuperare, ovvero il 40 per cento dei partecipanti alla ricerca: anche chi galleggia sopra la sufficienza, si sottoporrà alla pratica pur di essere pronto.  Ci sono poi i bignami, i temari, le app per smartphone, vocabolari monolingua (gli unici ammessi durante i test): il 40 per cento degli studenti è pronto a mettere mano al portafoglio per poter usufruire di questi strumenti. Necessari anche nuovi vocabolari: infatti per la terza prova sono ammessi solo dizionari monolingue, di cui gli studenti sono in genere sprovvisti perché tipicamente non si usano durante le scuole secondarie.
 
Il 27 per cento dei maturandi ha confessato che destinerà a tal proposito fino a 30 euro, il 6 per cento promette di non spenderne più di 60 mentre quasi altrettanti supereranno questa soglia. Sommando tutte queste voci di spesa, uno studente può ritrovarsi a spendere una cifra stimabile intorno ai 500 euro. “Inoltre – dichiara Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni Esterne di Skuola.net – non dobbiamo dimenticare lo scandalo di cui si macchiano alcuni istituti, che richiedono ai privatisti cifre ben superiori ai 200 euro per sostenere l’esame quando lo Stato, per norma, impone solo un risarcimento di eventuali spese di materiali se le prove di Maturità contemplano esercitazioni pratiche”. Il contributo da versare direttamente nelle casse delle scuole, non è previsto dalla normativa se non in forma volontaria. Circa un terzo degli studenti intervistati ha versato fino a 30 euro, mentre 1 su 4 ha sborsato addirittura di più.
Una volta si usava la “cartuccera”, ma oggi questo stratagemma è stato superato grazie all’evoluzione  tecnologica e così gli studenti si allontanano sempre di più dalla carta e dalla famosa imbottitura porta temi facile da nascondere e pronta a ogni evenienza. Ma anche i commissari cominciano, giustamente, a prendere le loro contromisure, quindi rivolgiamo a tutti gli studenti un invito a studiare seriamente e a non barare.
 

 
Da internet consigli prima della prova e le soluzioni dopo il 19 giugno
 
Anche le moderne tecnologie arrivano in aiuto degli studenti che si apprestano ad affrontare gli esami di maturità. E’ disponibile infatti su Google Play l’app Maturapp ScuolaZoo che aiuta a superare le prove. Un sistema integrato per smartphone che riuscirà a dare in tempo reale le soluzioni e gli esiti della prima e seconda prova di esame per qualunque indirizzo. Dopo avere scaricato l’app sarà possibile leggere i suggerimenti di ScuolaZoo per conseguire il diploma, e poter anche avere un prima conoscenza su quello che è stato l’esito delle prove degli anni passati, ricevere notizie sugli autori più quotati e mettere in pratica i suggerimenti per scaricare la tensione dei giorni che precedono la data di inizio che è il 19 giugno.
L’app offre tutte le novità relative alla maturità, spunti per la tesina, informazioni su come si svolgono le prove, i consigli sugli errori da non commettere. Le prove sono disponibili dal 19 giugno con le soluzioni relative esclusivamente al proprio indirizzo scolastico.

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