È utile vivere secondo Natura - QdS

È utile vivere secondo Natura

Carlo Alberto Tregua

È utile vivere secondo Natura

venerdì 05 Luglio 2013
Papa Bergoglio, nell’omelia di domenica 30 giugno, ha esposto una questione inusuale: Gesù non era telecomandato da Dio, egli decideva in base al libero arbitrio di cui tutti gli uomini sono stati dotati dal Padre. Anche il Figlio era un uomo, e perciò, giustamente, Bergoglio dice che egli poteva liberamente scegliere.
È questa la verità, inoppugnabile   che la gerarchia curiale vuole nascondere, invitando i fedeli a rivolgersi continuamente al Supremo anche per questioni banali o per altre  serie ma su cui Egli non intende intervenire.
Creata la Natura, creati gli esseri viventi, stabilite le Regole di funzionamento, tutto va come deve andare, né l’uomo, né la bestia, né il vegetale sono in condizione di mutare tali regole.
Solo all’interno di esse è possibile, per chi è dotato di intelligenza, effettuare variazioni nel corso degli eventi che, alla fine, restano come sono.

Qualcuno potrebbe obiettare che, dato quanto precede, sarebbe del  tutto inutile qualunque sforzo che noi possiamo fare per migliorare lo stato delle cose e noi stessi. Non è così, proprio perché siamo dotati del libero arbitrio possiamo scegliere fra il bene e il male, fra lavorare e oziare, fra essere locomotive o vagoni, fra produrre ricchezza e dare solidarietà ai bisognosi (o entrambe le cose), oppure no, e via enumerando.
Non possiamo intervenire sui grandi eventi che non sono per noi guidabili, però, entro i limiti della nostra pochezza, possiamo fare azioni per migliorarne gli effetti. In questo senso è utile vivere secondo Natura, cioè adeguarci ai meccanismi sani ed evitare le deviazioni che le parti cattive del nostro carattere tentano di mettere in moto, spesso riuscendovi. 
Le persone umane sono dotate di cromosomi buoni e cattivi. È proprio l’intreccio fra essi che poi indirizza i comportamenti. Chi volesse, potrebbe leggere per tentare di capire che cosa è quell’insieme di meccanismi secondo i quali gli uomini nascono e muoiono in un contesto di continua trasformazione delle sostanze organiche, che incidono sui rapporti fra tutti i soggetti viventi. È semplice da capire, bisogna volerlo.

 
Vivere secondo Natura significa assecondarla, prenderne le indicazioni e gli indirizzi, non contaminarla, non combatterla. Per fare tutto ciò, le persone dovrebbero gestire il proprio naturale egoismo e comprendere che esso porta all’arretramento dell’umanità, nella quale le differenze sociali ed economiche sono sempre molto elevate.
Infatti, su sette miliardi di abitanti della terra, solo due vivono in maniera adeguata.
La maggioranza ( cinque miliardi) vive al di sotto della media e, in moltissimi casi, in stato di povertà assoluta e di fame. Ma chi sta bene non si preoccupa di chi sta male: ecco come vìola le regole della Natura che non osserva, anzi contrasta.
Non nominare il nome di Dio invano, e neanche quello dei Santi. Gennarino invocava sempre San Gennaro per fargli vincere il Totocalcio, anche se non giocava la schedina. E quanta altra gente invoca il Padre e i Santi per qualunque bisogno, con ciò commettendo un atto contrario al comandamento prima indicato.

Quando le cellule cessano di vivere, il corpo ha finito la sua funzione come tale, ma continua ad essere elemento che si trasforma in energia. Mentre lo spirito, liberatosi dal corpo, perde le caratteristiche proprie del tempo e dello spazio.
Tutti i modelli rappresentati dalle diverse religioni, che sovrappongono  le deità agli uomini, sono fatti proprio per spaventarli e indurli non tanto a comportarsi nel solco del bene, quanto a soggiacere al potere temporale di chi dice di rappresentare Dio, fatto che non è per niente vero.
Dio non ha bisogno di essere rappresentato da alcuno. Ognuno di noi, nella propria misera dimensione, ha un rapporto diretto con colui che l’ha creato. Deve solo chiedergli perdono se agisce male, mentre non ha bisogno di fargli vedere le buone azioni perché sono da lui ben conosciute.
Non sappiamo se queste semplici riflessioni possano essere suscettibili di critiche, pensiamo che lo saranno.
Anche in questo versante, il più importante che ci riguarda,  ognuno è libero di pensarla come crede, fermo restando che deve fare ogni sforzo per non nuocere agli altri, anche perché non vorrebbe che gli altri nuocessero a lui.

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