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Catania – Non si può più attendere il nuovo Piano regolatore

Catania – Non si può più attendere il nuovo Piano regolatore

mercoledì 10 Luglio 2013

Dopo i problemi di bilancio, il Prg dev’essere tra le priorità del Consiglio comunale • Dal Piano deriva uno sviluppo ordinato, funzionale e sostenibile della città • Lo strumento urbanistico è fondamentale per il Piano portuale, il Piano del traffico e per definire il raddoppio ferroviario Zurria-Acquicella • Il sindaco Bianco desidera modificare la proposta esistente per ridurre la cementificazione e riqualificare gli edifici in chiave antisismica

CATANIA – Avrebbe dovuto essere l’ultimo atto licenziato dal Consiglio comunale uscente, ma è stato rinviato alla nuova assemblea comunale, per via della documentazione incompleta.
Parliamo del Piano regolatore generale di Catania, documento fondamentale per la programmazione urbanistica della città e assente da oltre mezzo secolo, quando fu varato il Piano Piccinato, attualmente vigente. Adesso della spinosa e annosa faccenda dovrà occuparsi la nuova assise cittadina, dopo che si sarà insediata, una volta risolti i gravissimi problemi di bilancio. Arrivata infatti la Vas, la valutazione ambientale strategica, dalla Regione, nulla più osta l’invio del corposo documento al Consiglio comunale, l’avvio della fase di dibattito (fondamentale per apportare i necessari correttivi) e, dunque, l’approvazione.

I tempi, però, difficilmente potranno essere celeri, dal momento che, oltre a dover affrontare urgenze di entità ben superiore, la giunta Bianco ha manifestato l’intenzione di modificare quanto predisposto dall’amministrazione Stancanelli, almeno per quanto riguarda alcuni aspetti specifici. L’attuale amministrazione sembrerebbe infatti intenzionata a cambiare alcune caratteristiche del Prg predisposto dall’ex vice sindaco Luigi Arcidiacono. Ad affermarlo è stato lo stesso sindaco Bianco che, in più occasioni, ha ribadito la volontà di diminuire il cemento e, quindi, le aree risorsa, e di effettuare interventi di riqualificazione dell’esistente, in chiave di prevenzione del rischio sismico.
L’assessore comunale al ramo, Salvo Di Salvo, ex capogruppo Mpa in Consiglio, oggi tra i maggiori esponenti di Articolo 4, starebbe comunque già studiando le carte, per verificare cosa mantenere della programmazione urbanistica predisposta dalla Giunta uscente, ma difficilmente prima del prossimo autunno si potranno avere notizie.

In ogni caso, rimane la necessità di accelerare per l’approvazione del Piano Regolatore Generale, la cui assenza così prolungata ha già creato danni irreparabili al tessuto cittadino, cresciuto in modo irregolare e a colpi di varianti. L’approvazione dello strumento di programmazione urbanistica, inoltre, sarebbe un’ottima occasione per rilanciare il settore edile a Catania, come evidenziato più volte dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria.
Non solo. Legati al Prg ci sono numerosi altri interventi fondamentali per Catania. Primo fra tutti il Piano del Traffico e della mobilità, ma anche il progetto del raddoppio ferroviario Zurria –Acquicella, nonché quel Piano regolatore portuale, in attesa di approvazione e strettamente legato allo strumento di programmazione urbanistica.

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