Crocetta punti ai massimi risultati - QdS

Crocetta punti ai massimi risultati

Carlo Alberto Tregua

Crocetta punti ai massimi risultati

sabato 27 Luglio 2013

Aumentare Pil e occupazione

Rosario Crocetta è un uomo eclettico, parla di mille cose, non sta fermo un momento, si occupa di tutto e anche di più. Ma questo movimentismo non produce alcun risultato, perché non agisce in base a un piano pluriennale che dovrebbe avere come obiettivi l’aumento del Pil siciliano e quello dell’occupazione.
Questi sono i massimi risultati cui dovrebbe puntare un presidente della Regione, chiunque fosse, indipendentemente dal partito di appartenenza o dalle sue idee.
Crocetta dovrebbe agire in modo concreto, facendo le riforme indispensabili per mettere in moto la macchina dell’economia e, conseguentemente, la crescita e lo sviluppo. Deve frantumare, in tutto o in parte, i macigni che gravano sulla Sicilia, più volte pubblicati nelle nostre pagine.
E, invece, sembra di ascoltare la sempre verde canzone di Chiosso e Lo Re , portata al successo da Mina e Alberto Lupo: Parole, parole, parole. Una bella melodia contro le chiacchiere.

Abbiamo ricevuto la visita di due belle signore, per i rituali forum: Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo ed Ester Bonafede, assessore regionale al Lavoro. La prima ci ha fatto un’ottima impressione per la grinta e la determinazione che ha messo nelle sue risposte. Le auguriamo che la burocrazia e i colleghi assessori, con i quali necessariamente dovrà avere sinergie, non la ostacolino. Rinviamo al forum pubblicato a pagina 6 per i contenuti.
Anche Ester Bonafede ci ha fatto un’ottima impressione. Si è fortemente rammaricata per l’ incredibile e colossale inadempienza della dirigenza assessoriale nel non avere aperto, con tempestività, i canali telematici in modo da fare usufruire il credito d’imposta a 1.184 imprese e, direttamente e indirettamente, a 20.000 dipendenti.
Non ha saputo dirci, però, per quale insondabile mistero la dirigente generale, Anna Rosa Corsello, non abbia messo sul sito il testo della polizza assicurativa fidejussoria, contestualmente alla pubblicazione dell’avviso della graduatoria sulla Gurs del 21 maggio. Per il resto dei contenuti rinviamo al forum di prossima pubblicazione.
Ma torniamo a Crocetta. Anziché occuparsi dei tanti macigni indicati, si propone di competere con Matteo Renzi per la segreteria nazionale del Pd. La prendiamo come una boutade.
 

Puntare ai massimi risultati: aumento del Pil e dell’occupazione. Ecco su che cosa Crocetta dovrebbe concentrare tutte le sue risorse fisiche e mentali. Un’azione non da poco, anche tenuto conto che il Pil siciliano è crollato del 3,8 per cento, contro l’1,5 della media nazionale e meno dell’1 per cento delle regioni del Nord. Non solo la Sicilia non diminuisce il divario, ma esso aumenta a dismisura.
Non si tratta di una maledizione divina, ma dell’insipienza, dell’incapacità e della disonestà del ceto politico e burocratico che ha amministrato la Regione (e i Comuni) in questi trent’anni. La situazione è grave ma non seria, direbbe Ennio Flaiano (1910/1972).
Essa si può ribaltare solo se ci si mette attorno a un tavolo per fare le riforme, a cominciare dai tagli della spesa pubblica improduttiva, cioè dai tagli dei privilegi che dipendenti e pensionati regionali continuano a godere. E non solo loro.
L’enorme scandalo della formazione, che ha coinvolto partitocrati e burocrati di ogni parte della Sicilia, con epicentro Messina, non ha consigliato a Crocetta di bloccare ogni erogazione ed estinguere questo cancro che il QdS denuncia da anni con decine d’inchieste.

La corruzione e l’evasione fiscale, oltre che la burocrazia, sono due cancri che Crocetta deve tentare di debellare con dosi massicce di chemioterapia, radioterapia e bisturi. è inutile girarci intorno. Finché alla Regione dominerà  il favoritismo, fonte di corruzione, non si potrà ribaltare l’attuale situazione.
Per l’evasione, Crocetta ci spieghi la sua inazione per non avere recepito il Dlgs 23/2011, che consente di girare ai Comuni il cento per cento del reddito accertato, non di quello riscosso. Mentre in atto, la Lr 26/2012 prevede che ai Comuni vada solo il 33 per cento. Un comportamento inspiegabile, una distrazione continua del presidente della Regione che in tal modo non si confronta con i problemi reali.
A Crocetta abbiamo posto quattordici domande, pubblicate più volte, cui non ha ritenuto di avere il dovere istituzionale di rispondere. O non sa cosa dire, oppure ha il carbone bagnato. Attendiamo, invece, risposte urgenti. Le chiacchiere stanno a zero.

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