Trasparenza, Regione siciliana in alto mare - QdS

Trasparenza, Regione siciliana in alto mare

Antonio Leo

Trasparenza, Regione siciliana in alto mare

venerdì 09 Agosto 2013

Assessore regionale Funzione pubblica, Valenti: “Mancano ancora gli strumenti essenziali”. Occorre un regolamento attuativo della L.r. 5/11 e il protocollo informatico unico

CATANIA – Bilancio di agosto sull’applicazione della trasparenza da parte del governo Crocetta. Abbiamo chiesto all’assessore regionale alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, a che punto sia il recepimento delle norme nazionali in materia, in attesa delle nuove disposizioni regionali.
Il dlgs 39/2013 esclude i condannati, anche in primo grado, dagli incarichi dirigenziali della Pa e prevede inoltre una serie di incompatibilità. Basta applicarlo per risolvere molte delle questioni affrontate dal ddl antiparentopoli.
“Stiamo facendo un monitoraggio, all’interno dei diversi rami dell’amministrazione, per applicare questo decreto che, di fatto, è attuativo della Legge 190/2012. Il problema non è tanto di applicazione, quanto per il fatto che il testo lascia degli spazi di ambiguità. Stiamo lavorando con l’Ufficio legale per dirimere quegli ambiti che non risultano chiari nell’applicazione del decreto in Regione”.
Avete intenzione di emanare un provvedimento esplicativo?
“Si, una direttiva esplicativa. Per esempio, non è chiaro, quando il testo dice che il dipendente pubblico non può avere incarichi dalla sua amministrazione, se si riferisca al ramo dell’Amministrazione regionale o alla Regione nel suo insieme. Stiamo approfondendo perché dobbiamo avere chiara qual è l’indicazione che voleva essere data con questo decreto anticorruzione: cioè se effettivamente dobbiamo riferirci all’intera macchina amministrativa o al solo ramo di appartenenza. Alla luce di questo approfondimento giuridico, sicuramente ci saranno tante novità in Regione: se nessun dipendente regionale può essere più nominato negli organismi di Enti controllati dalla Regione ci sarà un bel lavoro da fare”.
In una precedente intervista, aveva dichiarato di voler aggiornare l’ultima legge regionale intervenuta in materia di trasparenza, la numero 5 del 2011. Come vi siete mossi?
“Stiamo lavorando al regolamento attuativo della legge perché banalmente quando è uscito conteneva dei limiti temporali già superati, in quanto è stato pubblicato con notevole ritardo. Le norme tra di loro devono parlarsi, ma non è soltanto un problema di regole: è una questione anche di strumenti. Noi non abbiamo un protocollo informatico unico, cioè che permetta di seguire la pratica da casa passo dopo passo. E non solo non c’è, ma non è neanche unificato il sistema di protocollo esistente alla Regione. Allora noi stiamo lavorando per dotare la Regione di strumenti che facilitino la trasparenza. Per quanto riguarda le procedure, stiamo proponendo che i nuclei ispettivi previsti dalla legge 5 diventino nuclei di monitoraggio, avendo anche il compito di aggiornare i tempi previsti per le procedura di competenza dei singoli dipartimenti entro il 30 novembre di ogni anno. Abbiamo cioè individuato il soggetto che si dovrà occupare di tenere alto il focus sui tempi, perché l’aggiornamento annuale è fondamentale. Noi intendiamo dotare l’amministrazione di strumenti che permettano una maggiore celerità dell’azione amministrativa: bisogna costruire un modello dinamico che segua costantemente l’aggiornamento delle procedure”.
Quando potremo leggere questo regolamento?
“Il regolamento sarà pronto tra qualche settimana, c’è un gruppo che già è quasi alla fine del suo compito. Bisognerà soltanto sintetizzare tutto quello che è stato fatto”.
 
Sul sito della Regione abbiamo appreso che avete istituito un tavolo per attuare anche in Sicilia il decreto legislativo 33/2013 ("Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni"). A che punto sono i lavori?
“Non solo lo stiamo recependo, ma stiamo anche studiando quale sia il modo migliore per poterlo attuare considerando le varie strutture regionali”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017