“Una stima del gettito prudenziale – sottolinea il Collegio dei revisori, nel parere sulla proposta di deliberazione del bilancio di previsione – tenuto conto del costante assalto al suolo pubblico da parte degli operatori economici”. “Inoltre – aggiungono i revisori – l’occupazione degli spazi pubblici, il più delle volte costituenti il prolungamento naturale di locali, deve essere monitorato anche ai fini dell’assoggettamento delle superfici alla Tarsu”. Monitoraggio che, secondo l’assessore al ramo, è di competenza dei vigili urbani. “I controlli devono essere effettuati dalla Polizia municipale” dice l’assessore comunale alle Attività produttive, Felice Bruscia, che comunque ammette l’esistenza di un problema legato ai mancati introiti per Palazzo delle Aquile.
Dalla tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, richiamata dall’organo di revisione, arrivano le altre dolenti note per le esangui casse comunali, considerato che il tasso di evasione si attesta intorno al 40 per cento. Il gettito relativo alla Tarsu, previsto fino alla trasformazione del regime da forfettario a tariffario, ammonta complessivamente a 118,8milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto alle previsioni definitive del 2008 (122mln) ed in linea con le risultanze del 2007 (120mln).