Valutare, scegliere decidere, agire - QdS

Valutare, scegliere decidere, agire

Carlo Alberto Tregua

Valutare, scegliere decidere, agire

mercoledì 25 Settembre 2013
Ogni persona è dotata di normale intelligenza. Quelle che hanno un Q.I. molto elevato costituiscono una minoranza. Spesso un’intelligenza straordinaria non è propedeutica di risultati straordinari.
Fra le persone normali o straordinarie vi è un comune denominatore: la volontà. Si tratta di un ingrediente di cui ognuno di noi è dotato a dismisura e con il quale si mette a profitto l’intelligenza normale o straordinaria.
Volontà significa anche capacità di sacrificio, rinvio della realizzazione di propri desideri, coinvolgimento razionale nelle questioni, interlocuzione funzionale e produttiva con gli altri, e così via.
Quante persone sono disposte a mettere la loro volontà al servizio della propria crescita e al raggiungimento dei propri obiettivi privati, dopo aver servito quelli generali? Non moltissime, ma vi sono. Sono proprio le persone di buona volontà che fanno funzionare la comunità; le altre sono zavorra o parassiti.

Agire con concretezza, aver chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere, fare tutto quello che si può per superare gli ostacoli, anche aggirandoli. Ecco cosa serve, detto senza fronzoli.
Vi è un processo semplice attraverso il quale si può capire la natura di un qualunque problema, riflettendo su quale possa essere la relativa soluzione. Si parta dalla considerazione che ogni problema ha la sua soluzione. La morte non è un problema perché non ha soluzione.
Sapendo questo, la prima fase del percorso riguarda la valutazione dei termini, cioè capire perché una circostanza si è verificata, che cosa l’ha generata, chi ne è stato il dante causa, insomma, fare una diagnosi per capire il meglio possibile che cosa bisogna affrontare.
Il metodo descritto vale per qualunque fattispecie e per qualunque settore della vita, personale o professionale. Muoversi con saggezza, lungimiranza e intuito è un modo indispensabile per approssimarsi alle questioni irrisolte che ci vengono incontro ogni giorno. E poi, avere una mentalità costruttiva e positiva, non lagnandosi del fatto che una questione va affrontata e possibilmente risolta. Insomma, mantenersi sempre nella condotta del fare.

 
Una volta chiari i dati del problema, bisogna pensare alle possibili soluzioni. Non è detto che ve ne sia una sola. Se sono diverse, bisogna scegliere la migliore, oppure la parte migliore di ognuno di esse, come dire  cogliere fior da fiore.
Scegliere è la seconda fase di questo percorso. Se si sceglie con consapevolezza e, per sfortuna si sbaglia, l’errore è sempre ammesso. Se, invece, si procede senza valutare, e si prende una strada a casaccio, l’errore è ingiustificabile.
Fatta la scelta arriva il momento di decidere. Prima, lunga riflessione, meditazione, per soppesare i pro e i contro di una soluzione ma, presa una decisione, si va avanti senza guardarsi indietro, fino a raggiungere la soluzione del problema. Guai a chi tentenna, anche se è sempre opportuno, passo dopo passo, verificare l’attuazione della soluzione stessa.
La decisione è la terza fase di questo processo. Essa non deve avere ombre, ma consentire di procedere con speditezza. 

E, infine, la quarta fase di questo processo, cioé l’azione. Un problema non affrontato e non risolto si incancrenisce. Il malato senza cura, nel tempo, muore. Qualche volta muore  anche con la cura, perché le regole della Natura funzionano indipendentemente dalla nostra volontà. Noi possiamo fare tante cose, anzi, dobbiamo fare tutte quelle possibili, ma non possiamo mai contrastare i meccanismi al di sopra delle nostre possibilità.
Agire, dunque, è necessario e bisogna farlo con determinazione, capacità realizzativa e forza d’animo anche in quei casi in cui non si avrebbe la voglia di agire.
L’immagine del messicano (chissà perché proprio lui) che non ha la voglia di scacciare la mosca che gli si posa sul naso, la dice lunga sull’indolenza e sull’abulia che risiedono spesso in tante persone che pure si trovano in buono stato di salute.
Valutare, scegliere, decidere, agire. Ecco il processo che abbiamo tentato di riassumere brevemente. Naturalmente non è esaustivo e resta aperto al contributo di chi ragiona e vive da persona umana, non da essere inutile.

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