Imu: case di lusso esenti. Salta emendamento Pd - QdS

Imu: case di lusso esenti. Salta emendamento Pd

redazione

Imu: case di lusso esenti. Salta emendamento Pd

martedì 08 Ottobre 2013

La Commissione chiamata ad esaminare 170 proposte di modifica

ROMA – L’emendamento del Pd al decreto Imu-Cig all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera è stato dichiarato inammissibile, secondo quanto riferito dal presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia. La proposta di modifica prevedeva di restringere la platea delle esenzioni Imu prima casa agli immobili con rendita catastale inferiore ai 750 euro. Il decreto, nella sua formulazione attuale, contiene la soppressione per tutte le prime case. Non è escluso a questo punto che i firmatari possano comunque riformulare il testo e tentare di farlo rientrare dalla finestra.
La decisione di bocciarlo è stata presa dai presidenti delle due commissioni. L’emendamento puntava a reintrodurre l’Imu per le case di lusso in modo da reperire le risorse necessarie per riportare l’Iva al 21% fino alla fine dell’anno. I firmatari potrebbero decidere di riformulare il testo togliendo la parte riferita all’Iva.
Ha superato invece il vaglio di ammissibilità l’emendamento di Scelta Civica che riscrive la disciplina Imu, sostituendo l’abrogazione della prima rata per tutti nella rimodulazione con raddoppio delle detrazioni che, “senza bisogno di coperture aggiuntive, esclude l’Imu anche per la seconda rata a circa il 70% dei proprietari, rimettendo in pista l’imposta per il restante 30%, con sconti però da 200 a 300 euro rispetto al 2012”, affermano i deputati di Scelta Civica Enrico Zanetti, vicepresidente della Commissione Finanze, e Andrea Romano, capogruppo Sc in Commissione Bilancio.
È stato giudicato ammissibile all’esame per le commissioni Bilancio e Finanza della Camera l’emendamento, presentato dal deputato del Pd, Angelo Rughetti, che assimila alla prima casa le abitazioni date in comodato gratuito ai parenti di primo grado, genitori, figli, fratelli.
Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera sono chiamate a votare su circa 170 proposte di modifica. I tempi per il voto sono strettissimi. L’approdo in Aula è previsto per mercoledì prossimo ed entro mercoledì quindi dovrà esserci il via libera dalle due commissioni.

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