Catasto. In Sicilia, su 307 mila particelle, è stata attribuita una rendita definitiva o presunta a oltre 176 mila unità. I Comuni adesso possono pretendere la loro tassazione. Sanatorie bloccate. Sono migliaia le istanze ferme da anni, si sarebbero potuti incassare milioni di euro.
PALERMO – Un’enorme cifra a sei zeri. Questo è quanto i Comuni potrebbero incassare se decidessero di tassare gli immobili fantasma e di esitare le tantissime sanatorie che marciscono da anni negli uffici comunali. Su 307 mila particelle del Catasto terreni, secondo gli ultimi dati forniti dall’Agenzia delle entrate, è stata attribuita una rendita definitiva o presunta a 176.772 unità. E se si conosce la rendita, si potrebbe di conseguenza conoscere il carico di tasse che va a colpire l’immobile. Almeno in teoria le cose stanno così. Nella pratica, ci si imbatte in tanta inefficienza dei Comuni, che fanno poco o niente per riempire le casse vuote. Stesso discorso vale per le sanatorie: negli uffici dei capoluoghi siciliani si evince un gap profondissimo tra le istanze presentate e quelle esitate, con la logica conseguenza di perdere un tesoretto ultramilionario. (
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