Detrazioni per ristrutturazioni, hanno diritto anche i locatari - QdS

Detrazioni per ristrutturazioni, hanno diritto anche i locatari

Bartolomeo Buscema

Detrazioni per ristrutturazioni, hanno diritto anche i locatari

sabato 09 Novembre 2013

Le agevolazioni riguardano anche alcuni tipi di lavori finalizzati alla prevenzione di atti illeciti. Può usufruirne pure il comodatario e chi ha eseguito personalmente gli interventi

CATANIA – Come noto, le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie spettano a chi sostiene la spesa. Hanno, quindi, diritto alle agevolazioni fiscali non solo i proprietari degli immobili, ma anche i locatari o i comodatari. Inoltre, beneficia della detrazione anche chi ha eseguito lavori di ristrutturazione prima del rogito, a condizione che il compromesso stipulato per acquistare l’appartamento sia già stato registrato.
Sono tutte informazioni e chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate fornisce al contribuente attraverso le risposte ai quesiti più frequenti (Faq. Frequent asked questions ) posti dai cittadini sul Decreto ecobonus, e riportate dal Governo sul sito www.casa.governo.it.
Abbiamo ritenuto utile riportare alcune che a noi sembrano particolarmente importanti.
1) Sono un inquilino e ho sostenuto la spesa per i lavori di ristrutturazione. Ho diritto alla detrazione, oppure questa spetta solo ai proprietari?
La detrazione spetta a chi sostiene la spesa. Quindi, non solo i proprietari degli immobili (o i titolari di altri diritti reali, come nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie), ma anche, per esempio, i locatari o i comodatari. Inoltre, va ricordato che ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori, a patto che le fatture siano a lui intestate e i bonifici dallo stesso emessi.
2) Sto per vendere l’appartamento ristrutturato. Perderò la detrazione?
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Nei casi in cui l’immobile sia ceduto prima dei dieci anni le quote residue del “bonus” si trasferiscono automaticamente all’acquirente, a meno che non ci sia un accordo diverso tra le parti.
3) Ho eseguito i lavori di ristrutturazione nell’appartamento che ho in affitto. Se prima dei dieci anni cambio casa, perdo il diritto alle quote residue di detrazione?
No. La cessazione dello stato di locazione (così come quella di comodato) non fa venire meno il diritto alla detrazione per l’inquilino (o il comodatario) che ha eseguito i lavori.
4) Che cosa vuol dire manutenzione ordinaria?
Rientrano, per esempio, nella manutenzione ordinaria i lavori di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento d’intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.
5) Sto eseguendo in proprio i lavori di ristrutturazione. Ho diritto alla detrazione?
Sì, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali.
6) Quali sono i lavori – che danno diritto alla detrazione – finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi?
Esempi di questi interventi sono il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; l’apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; l’apposizione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; l’apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
7) La parcella del tecnico è detraibile?
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione, le altre prestazioni professionali connesse e, in ogni caso, le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo d’intervento.

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