La melatonina: concilia il sonno ma a breve a prezzo raddoppiato - QdS

La melatonina: concilia il sonno ma a breve a prezzo raddoppiato

Adriano Agatino Zuccaro

La melatonina: concilia il sonno ma a breve a prezzo raddoppiato

venerdì 15 Novembre 2013

Inibire l’uso di un integratore che viene usato come un medicinale

CATANIA – La melatonina è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce sull’ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da animali, piante e microorganismi. Strumento utile per conciliare il sonno, la melatonina è assunta ogni giorno da migliaia di cittadini.
 
Tre milioni di confezioni vengono vendute annualmente in Italia, tra gocce e compresse, per la gioia delle case farmaceutiche. Il dato è riportato dal settimanale Il Salvagente che indaga un’anomalia tutta italiana: l’integratore, fino ad oggi, venduto liberamente in concentrazioni da due a cinque mg verrà rimodulato a gennaio per avere una concentrazione massima di un mg di melatonina.
 
Cosa farà dunque chi soffre di insonnia? Ingerirà un numero maggiore di pasticche o acquisterà un nuovo farmaco che contiene due mg di sostanza a rilascio prolungato. Il farmaco, però, pensato per curare l’insonnia primaria può essere acquistato solo con ricetta medica ed ha un costo tre volte superiore ad una scatola di integratori di pari contenuto.
La decisione, presa dal ministero della Salute, non mira a correggere il tiro su un integratore che ha manifestato di avere effetti collaterali. Non esistono rischi per la salute ma “la decisione è stata presa perché c’era bisogno di inibire il commercio di un integratore che viene usato a tutti gli effetti come un medicinale. Nel momento in cui alla melatonina viene riconosciuta un’attività farmacologica specifica, essa non può più essere considerato un integratore”; a dichiararlo il farmacologo Silvio Garattini.
Altri Paesi quali gli Usa e il Canada permettono il consumo fino a cinque mg e quindi diventa spontaneo chiedersi: “Se non ci sono rischi per la salute e altri Paesi permettono l’assunzione della sostanza con concentrazioni maggiori rispetto all’Italia perché i consumatori con la nuova norma devono spendere il doppio?”. Bella domanda; certamente aggirare l’ostacolo del milligrammo sarà molto facile per chi necessita (o è abituato) a “qualcosa di più forte”, raddoppiando o triplicando la dose, ciò che invece non è aggirabile è il costo del prodotto. Cittadini affetti da insonnia: vi aspetta un giro di vite, oppure vi toccherà “tenere gli occhi ben aperti!”.

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