Alluvioni, quattro italiani su dieci hanno paura - QdS

Alluvioni, quattro italiani su dieci hanno paura

redazione

Alluvioni, quattro italiani su dieci hanno paura

lunedì 03 Febbraio 2014

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cnr. Dal 1960 a oggi sono morte oltre 4 mila persone. E crescono i rischi per il Paese a causa della cementificazione

 
Quattro italiani su dieci (il 41%) si sentono minacciati dalle alluvioni e dalle frane sul territorio nazionale dove si contano 6.633 comuni (82% del totale) con parte del territorio a rischio per il dissesto idrogeologico per una superficie di 2.951.700 ettari (9,8% del territorio nazionale).
 
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cnr. “Con i cambiamenti climatici – sottolinea la Coldiretti – è sempre più urgente investire nella prevenzione per un Paese con più di 5 milioni i cittadini italiani che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate ad alto rischio. Se in media l’82% dei comuni italiani ha parte del territorio a rischio per frane ed alluvioni, la situazione è peggiore nelle regioni interessate dalla recente ondata di maltempo come la Calabria e la Basilicata dove la percentuale sale 100 per cento, in Toscana e Liguria con il 98 per cento e al 95 per cento in Emilia Romagna”.
 
In Italia a causa delle frane e delle alluvioni – conteggia Coldiretti – sono morte oltre 4mila persone dal 1960 ad oggi. Fra il 1960 e il 2012, tutte le 20 regioni italiane hanno subito eventi fatali: 541 inondazioni in 451 località di 388 Comuni, che hanno causato 1.760 vittime (762 morti, 67 dispersi, 931 feriti), e 812 frane in 747 località di 536 Comuni con 5.368 vittime (3.413 morti compresi i 1.917 dell’evento del Vajont del 1963, 14 dispersi, 1.941 feriti).
 
Le vittime dal 1960 a oggi per frane e inondazioni sono state dunque in totale oltre 4 mila, gli sfollati e i senzatetto per le sole inondazioni superano rispettivamente i 200 mila e i 45 mila secondo i dati elaborati dal Cnr-Irpi.
 
“Eppure negli ultimi 20 anni per ogni miliardo stanziato in prevenzione – sottolinea la Coldiretti – ne sono stati spesi oltre 2,5 per riparare i danni, ed il ministero dell’Ambiente ha quantificato in circa 8,4 miliardi i finanziamenti statali per politiche di prevenzione, mentre nello stesso periodo sono stati spesi 22 miliardi per riparare i danni causati da frane ed alluvioni”.
 
A questa situazione di fragilità territoriale non è estraneo il fatto che l’Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell’abbandono – conclude Coldiretti – che ha tagliato del 15 per cento le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato e che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole. Ogni giorno, infine, viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio, pari a 288 ettari”.

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