In Sicilia oltre 600 mila poverissimi - QdS

In Sicilia oltre 600 mila poverissimi

redazione

In Sicilia oltre 600 mila poverissimi

lunedì 03 Febbraio 2014

Istat: cresce il numero degli indigenti assistiti nell'Isola. E siamo al penultimo posto per reddito disponibile: 12.700 euro pro capite, quasi la metà di quanto percepiscono i connazionali di Bolzano. Peggio di noi solo la Campania

Con un aumento del 10 per cento salgono alla cifra record di 4.068.250 i poveri che nel 2013 in Italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare. Lo afferma in una nota Coldiretti nel commentare uno degli effetti della riduzione del reddito disponibile delle famiglie evidenziato dall’Istat in tutte le regioni. L’Istituto nazionale di statistica ha da poco diffuso l’ultimo report sulla ricchezza dei nuclei familiari italiani.
 
Quasi 4 persone su 10 (37 per cento) che hanno avuto bisogno di aiuti alimentari nel 2013 si trovano nelle regioni del Sud Italia, dove si contano ben 1 milione e 542 indigenti, in aumento del 65 per cento negli ultimi 3 anni.
 
“A preoccupare – sottolinea Coldiretti – non è solo il trend negativo del Sud, ma anche la concentrazione del disagio, con gli ‘assistiti’ che assumono valori veramente notevoli in Campania (da 509.928 a 913.213 indigenti) e, in misura minore, in Puglia e Calabria”.
“Nelle isole il numero degli indigenti assistiti cresce tra il 2010 ed il 2013 da 496.771 a 748.584 dei quali – precisa Coldiretti – ben 660.152 in Sicilia.
 
Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro si sta registrando un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti neanche a sfamarsi: erano 2,7 milioni nel 2010, sono saliti a 3,3 milioni nel 2011 ed hanno raggiunto i 3,7 milioni nel 2012. “Una situazione drammatica che – conclude Coldiretti – rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa”.
 
Ricchi e poveri.
 
Ancora una volta la provincia autonoma di Bolzano compare in testa alla graduatoria stilata dall’Istat per il 2012 sul reddito pro-capite a livello territoriale. Bolzano si aggiudica il primato con circa 22.400 euro, seguita da Valle d’Aosta (poco al di sotto dei 21.800 euro) ed Emilia Romagna (circa 21.000 euro). Invece Campania (sotto i 12.300 euro), Sicilia (attorno ai 12.700 euro) e Calabria (circa 12.900 euro) sono le regioni in cui il reddito disponibile per abitante è più basso. Guardando ai numeri, la prima classificata, cioè Bolzano, quasi doppia l’ultima, ovvero la Campania.
 
Le regioni con le riduzioni più marcate sono Valle d’Aosta e Liguria (-2,8% in entrambe). La caduta registrata nel 2012 è la seconda dopo quella, ancora più forte, segnata nel 2009. D’altra parte sono stati due anni passati sotto il segno della recessione. Insomma, fa osservare l’Istat, “l’economia italiana nell’ultimo quadriennio ha attraversato una fase di crisi che ha avuto effetti negativi anche sull’andamento del reddito disponibile delle famiglie”.
 

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