Zone franche urbane, una guida essenziale - QdS

Zone franche urbane, una guida essenziale

redazione

Zone franche urbane, una guida essenziale

martedì 25 Febbraio 2014

Oggi il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha presentato a Catania le agevolazioni destinate alle imprese che decideranno di investire in una delle 18 Zfu della Sicilia. Il 5 marzo si aprono i termini

Partono le Zone franche urbane (Zfu) in Sicilia, 18 aree dove le piccole e micro imprese potranno ottenere agevolazioni fiscali e contributive, con un plafond complessivo di 181 milioni di euro. L’iniziativa è stata presentata a Catania, nella sede della Presidenza della Regione, dal governatore Rosario Crocetta, dall’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri e dal dirigente del ministero dello Sviluppo economico Carlo Sappino, alla presenza di diversi amministratori locali.
 
I termini di presentazione delle domande si apriranno alle ore 12 del 5 marzo per chiudersi alla stessa ora del 23 maggio 2014. Le istanze devono essere compilate in modalità telematica sulla base di un facsimile predisposto dal ministero, firmate digitalmente e trasmesse, con i relativi allegati, esclusivamente tramite la procedura informatica del sito Internet del ministero dello Sviluppo economico. (per altre informazioni clicca qui)
 
Le Zfu sono state istituite dalla legge finanziaria del 2007 con lo scopo di favorire lo sviluppo economico e sociale in particolare aree del Mezzogiorno. Prevedono esenzioni Irpef, Ires, Irap, Imu e Inps sino a 200 mila euro per le imprese che decidono di investire nelle aree individuate con decreto ministeriale.
 
“È una delle misure più forti mai avviate per lo sviluppo di aree a forte disagio della Sicilia”, ha affermato il governatore Rosario Crocetta, ricordando che le Zfu “originariamente previste erano sette” e che sono aumentate di numero, “inserendo tra l’altro anche Lampedusa, grazie a fondi regionali”. Secondo il presidente della Regione le aree a fiscalità agevolata sono “un’occasione unica perché consente alle imprese che si insediano in quei territori di potere risparmiare per cinque anni su contributi e tasse, e per altri cinque anni c’è ancora un altro 50% di risparmio, considerando mediamente la progressione”.
 
“È un’occasione da valorizzare – sottolinea Crocetta – e in ogni Comune interessato bisognerà coinvolgere la popolazione perché uno dei nostri obiettivi è che gli artefici dello sviluppo siano gli abitanti delle città e dei quartieri interessati. Noi avremo successo se nel rione Librino di Catania, ad esempio, convinceremo i giovani ad aprire cooperative e altre imprese, avviando lavoro legale e vero”. Per fare questo il governatore della Sicilia ritiene “fondamentale l’attività di informazione, che dovrà essere capillare”, così se “qualcuno vorrà aprire un’impresa, e in maniera conveniente, lo potrà fare”.
 
“L’esperimento è stato già fatto in Francia, per esempio Marsiglia – chiosa il presidente Crocetta – con un incremento, dopo un quinquennio, dell’occupazione del 30% nelle zone dove sono state attivate. Se ci crediamo è una grande occasione di sviluppo”.
 
Dove investire nell’Isola.
In Sicilia nasceranno Zfu ad Aci Catena, Acireale, Bagheria, Barcellona Pozzo di Gotto, Castelvetrano, Catania (Librino), Enna, Erice, Gela, Giarre, Messina, Palermo (Brancaccio e Porto), Sciacca, Termini Imerese (inclusa l’area industriale), Trapani e Vittoria. In questo pdf trovate, oltre ai moduli per chiedere gli incentivi, diverse informazioni: la dotazione finanziaria per ogni città, la tipologia di impresa o attività che verrà sostenuta, nonché le risorse riservate allo scopo.
 
Le istanze.
Per presentare le istanze di accesso alle agevolazioni, le imprese dovranno collegarsi al sistema "AgevolazioniDGIAI" al link https://agevolazionidgiai.invitalia.it, procedere alla registrazione e seguire la procedura guidata di compilazione dell’istanza.
Occhio però: la procedura non è a sportello e quindi l’ordine temporale di presentazione delle istanze non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’iter di trattamento delle stesse. Ai fini dell’attribuzione delle agevolazioni, le istanze presentate nel primo giorno utile saranno trattate alla stessa stregua di quelle presentate fino all’ultimo giorno. Si invitano, pertanto, le imprese interessate a non affrettare i tempi per l’invio dell’istanza, anche al fine di evitare errori nella compilazione della stessa.
 
Chi può registrarsi.
Per registrarsi al sistema AgevolazioniDGIAI occorre che l’impresa sia regolarmente iscritta al Registro delle Imprese e abbia preventivamente comunicato allo stesso un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (indirizzo PEC) ai sensi dell’art 16 del decreto-legge 185 del 2008 e dell’art. 5 del decreto-legge n. 79 del 2012. L’indirizzo PEC, come risulta presso il Registro delle Imprese, sarà utilizzato in fase di registrazione dell’impresa per la trasmissione delle credenziali informatiche per l’accesso al sistema.
Tale indirizzo PEC è consultabile pubblicamente a questo link per le imprese individuali e a quest’altro link per le società.
 
 

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