La cura Marino per le discariche - QdS

La cura Marino per le discariche

Rosario Battiato

La cura Marino per le discariche

mercoledì 12 Marzo 2014

Avviate le verifiche degli iter autorizzativi per le discariche private di Sicilia. A rischio rinnovo la discarica Valanghe d'inverno della Oikos in provincia di Catania. Provvedimenti in Procura. L'assessore Marino: "Controlli anche per le tariffe applicate"

Nicolò Marino l’aveva promesso e adesso l’operazione di controllo delle discariche private regionali è stata avviata, dando alla luce i primi risultati concreti.  Secondo quanto espresso dall’assessorato "gravi criticità e difformità rispetto alla normativa vigente in materia ambientale" sono state riscontrate nell’iter istruttorio ed autorizzativo delle discariche e degli impianti della società Oikos dalla Commissione di verifica istituita dall’assessore regionale dell’Energia e dal dirigente generale del dipartimento Rifiuti.
 
Per la società che opera in provincia di Catania c’è una relazione conclusiva, di oltre 100 pagine, che analizza nel dettaglio tutto l’iter autorizzativo sia della discarica non più in esercizio, di contrada Tiritì, sia di quella operativa di contrada Valanghe d’inverno, entrambe a Motta S. Anastasia. La relazione della commissione è stata consegnata anche alle Procure di Catania, e Palermo per le valutazioni del caso.
 
In base alla relazione l’assessorato ha avviato il procedimento di diniego del rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio della discarica di contrada Valanghe d’Inverno. Alla chiusura del procedimento, qualora confermate le violazioni rilevate, potrebbe esserne disposta la chiusura. Avviata anche la chiusura per gravi motivi ambientali della discarica di contrada Tiritì, non più in esercizio, con contestuale diffida, nei confronti del gestore, a realizzare, nei tempi e con le modalità indicate, i necessari interventi di messa in sicurezza e di bonifica del sito per acque, suolo e aria. Avviata anche la revoca dell’autorizzazione alla realizzazione del bioreattore, ritenuta dall’amministrazione regionale non conforme alla legislazione vigente.
 
I tre provvedimenti, firmati dal dirigente generale Marco Lupo, sono stati consegnate ieri sera alla Procura di Catania e stamattina a quella di Palermo per valutare se esistano profili di rilevanza penale. Adesso potrebbe aprirsi la via del ricorso che è ammesso entro 60 giorni al Tar, o, in via eccezionale, entro 120 al presidente della Regione Siciliana.
 
Non si ferma il piano Marino per la verifica delle discariche private che in Sicilia gestiscono, assieme alle poche pubbliche, circa il 90% dei rifiuti urbani prodotti (2,2 milioni di tonnellate all’anno). "Stiamo procedendo a verificare tutti i procedimenti autorizzativi delle discariche private – ha spiegato Marino – e lo stesso lavoro sarà compiuto per quelle pubbliche".
 
Si agirà anche sul famoso tariffario del conferimento che in Sicilia può oscillare da 70 a circa il doppio per tonnellate, una realtà soltanto sicula. "Analoga verifica è in corso per le tariffe applicate sia dai gestori privati che da quelli pubblici. Il ripristino di un sistema di legalità e di trasparenza, anche nell’attività della Pubblica amministrazione, è, per il Governo Crocetta, condizione imprescindibile per creare un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti finalizzato – ha concluso l’assessore – a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo dotando ogni Srr dell’impiantistica necessaria".
 
 

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