Senza qualità, turisti in fuga dall’Isola - QdS

Senza qualità, turisti in fuga dall’Isola

Dario Raffaele e Mariadonata Fricano

Senza qualità, turisti in fuga dall’Isola

venerdì 25 Settembre 2009

Turismo. Sicilia meno attraente snobbata dai visitatori.
Alberghi. Si continua ad investire in nuove strutture ricettive, ma i prezzi restano alti e la qualità talvolta lascia a desiderare, senza un controllo puntuale. Diminuisce così il tasso di riempimento delle camere.
Spese. 12 mln per incentivare il movimento turistico verso l’Isola, 480.000 € per i 22 Servizi turistici territoriali e 4.600 € per le Pro loco, il tutto al cospetto dei 16,5 mln per il personale del dipartimento Turismo.

PALERMO – Sembra finita su un binario morto la revisione di qualità per gli alberghi, auspicata dal dirigente generale Marco Salerno in un forum pubblicato sul nostro giornale il 16 aprile scorso. “L’iniziativa che vorremmo prendesse campo – ci diceva il dirigente – è quella del Club Sicilia, che prevede una revisione biennale, con una certificazione di qualità per 2 anni, alla scadenza del termine dovrà essere poi logicamente rinnovata”. Invece si continua ad investire in nuove strutture ricettive, ma i prezzi per i clienti restano alti e la qualità talvolta lascia a desiderare, senza un controllo puntuale.
A questo poi deve aggiungersi la scarsità delle risorse che la Regione destina al turismo. Poco più di 12 milioni di euro per incentivare il movimento turistico verso la regione ed il turismo interno, 480 mila euro per i 22 Servizi turistici territoriali e 4.600 euro per le Pro loco, il tutto al cospetto dei 16, 5 milioni per il personale del dipartimento Turismo dell’omonimo assessorato regionale (fonte: Rendiconto generale della Regione per il 2008).
 È così che tutti questi fattori, uniti alla crisi generale dell’economia, hanno influito sulla stagione estiva appena conclusa: “Si arriverà a chiudere la stagione con un -20% delle presenze rispetto allo scorso anno”, ci dice Vicio Sole, presidente di Federturismo Sicilia.
In seguito ad un 2008 non proprio esaltante, che aveva visto una diminuzione compresa tra il 6 e l’11 % rispetto all’anno precedente, è il momento di chiudere il bilancio anche dei flussi turistici di quest’estate appena conclusasi.
 “La certificazione di qualità sotto il profilo alberghiero – ci spiega Salerno, a distanza di qualche mese – non interessa soltanto la struttura in sé che si trasforma da prodotto finito di valutazione, in strumento di un programma che interessa anche i servizi, interni ed esterni alla struttura, e ancora più in generale il territorio nel suo insieme. A questo mira l’osservanza delle linee guida fornite da chi, al turismo, guarda con reale interesse; l’Unione Europea non è una fonte da cui attingere soltanto fondi economici, ma prima ancora strumenti concreti di azione e miglioramento. La richiesta di una specifica linea di programmazione è il primo degli strumenti per porre fine alla contribuzione “a pioggia” a vantaggio di specifici interventi di reale sviluppo e di superamento del vecchio “obiettivo 1”.
“Attraverso il delinearsi di specifiche linee di intervento, aggiunge il direttore, e in particolare con la misura  3.3.1.3  del P.O.R. Sicilia 2007 – 2013, l’Unione Europea si aspetta una serie di azioni a sostegno di una qualità tout court del territorio; una serie di azioni pubbliche o private che siano capaci di aumentare il flusso turistico grazie anche all’utilizzo delle più moderne tecnologie dell’informazione. A questo scopo si sta lavorando ad una serie di progetti che mirino alla promozione di eventi da inserire all’interno di aree qualificate dove ad essere di qualità siano non soltanto le strutture di accoglienza, ma l’intero contesto ambientale, paesaggistico e strutturale sul quale queste insistono.  Il dipartimento della Programmazione, a tale proposito, sta immaginando un intervento finanziario che possa essere inserito all’interno dell’Asse 6 e che non utilizzi soltanto i bandi, ma piuttosto dei progetti strategici da attuare sui e con i 20 – 25 territori individuati, così da avere anche un abbattimento dei tempi di azione rispetto a quelli necessari con il classico sistema dei bandi”.
Venticinque milioni di euro è la cifra stanziata in favore di tali interventi che saranno attribuiti attraverso 3 bandi di gara già predisposti e che saranno pubblicati prossimamente sulla G.U. in seguito alla consultazione con il partenariato regionale.

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