Giornate Fai, i siti inaccessibili aperti oggi e domani - QdS

Giornate Fai, i siti inaccessibili aperti oggi e domani

Dario Raffaele

Giornate Fai, i siti inaccessibili aperti oggi e domani

sabato 22 Marzo 2014

Oggi e domani tantissimi i siti culturali aperti al pubblico in occasione delle Giornate Fai di primavera. Dai cortile della Enna medievale, al castello Luna di Sciacca e le chiese di Scicli

CATANIA – Tornano anche in Sicilia, oggi e domani, le Giornate FAI di Primavera, giunte alla XXII edizione che aprono al pubblico centinaia di siti, spesso inaccessibili. La formula, è quella di sempre: ingresso a contributo libero e la partecipazione entusiasta degli apprendisti ciceroni delle scuole.
A Palermo, porte aperte a Palazzo Sclafani in Piazza Vittoria 14; Cappella della Soledad in Piazza Vittoria (aperta solo domenica 23); Chiesa di Santa Maria della Purificazione e Albergo dei Poveri in Corso Calatafimi 217; Palazzo Morozzo della Rocca; Chiesa di San Giuseppe Cafasso in via dei Benedettini; Villa Raffo in via Bianchini, quartiere San Filippo Neri; Villa Whitaker, in via Cavour 6 (visita riservata). Il percorso dei "Beni Nascosti" non ha solo lo scopo di approfondire gli aspetti storico-artistici dei monumenti, ma di svelare quei luoghi nascosti e poco visibili ricchi di cultura e carattere. Nelle due giornate sono previsti momenti musicali a cura degli studenti del Conservatorio V. Bellini di Palermo e del Centro Musicale di Palermo.
Per gli iscritti FAI e per coloro che si iscriveranno all’ingresso dei siti, è riservata la visita a Villa Whitaker, sede della Prefettura. Aperti al pubblico anche luoghi in comuni della provincia di Palermo: Bagheria (Arte, Misteri e… Mostri. Il Giardino di Villa Palagonia), Caccamo (I Tesori del Duomo di Caccamo), Castelbuono (Castello dei Ventimiglia – Museo Civico, Museo della Tecnologia e delle Comunicazioni Fondazione Di Pasquale – Pupillo, Matrice Vecchia, Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo, Torre dell’Orologio, Chiesa San Francesco), Corleone (Alla scoperta del Monastero del SS. Salvatore tra Arte e Natura),Piana Degli Albanesi (Museo del Santuario di Maria SS. Odigitria, Museo Civico Barbato, Chiesa di San Giorgio Megalomartire Esposizione permanente del patrimonio iconografico, Il Catino Absidale di Pietro Novelli Cattedrale di San Demetrio Megalomartire) e Santa Cristina Gela (Palazzo Musacchia Leonardo da Vinci, genio eterno. Esposizione straordinaria dei facsimili del codice Trivulziano e del volo).
A Catania apre le porte al pubblico l’ex Monastero dei Benedettini. Il Monastero di San Nicolò la Rena di Catania, oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, porta al suo interno testimonianze storiche e architettoniche di diverse epoche. L’edificio venne fondato nel 1558 sulla collina di Montevergine. L’edificio attuale fu ricostruito a partire dal 1702. Nel 1866 il Monastero passò al Demanio Regio che lo destinò a scuole e caserma. A partire dagli anni ’80 del Novecento, l’Università di Catania lo ha adattato a nuove funzioni di sede universitaria.

Ad Agrigento
è diventato un must la passeggiata alla scoperta del Giardino della Kolimbethra. Quest’anno apre al pubblico anche il Castello Luna, a Sciacca.
Ad Enna sarà possibile visitare le corti, i cortili e gli orti segreti nei quartieri di San Biagio, San Pietro e SS. Salvatore. A Caltanissetta, tra gli altri apre il Monastero di San Domenico ed annessa cripta.
A Messina aprono le porte la chiesa di San Giovanni di Malta e Palazzo del Governo. Ricca l’offerta anche in provincia. A Giardini Naxos il Parco archeologico, le cui origini risalgono così indietro nel tempo da coincidere con la nascita della civiltà urbana in Occidente. E’ uno dei luoghi più affascinanti del territorio: tra vegetazione e panorami magnifici è possibile seguire i tracciati della prima colonia greca fondata, nell’VIII sec a. C., all’estremità sud della baia di Naxos.
Anche Taormina partecipa alla festa con l’ex convento basiliano della Madonna della Rocca, situato sul monte Tauro e sovrastante la perla della Jonio.
In provincia di Ragusa sono tanti i siti culturali aperti al pubblico: a Comiso, itinerario per la Terma imperiale. Imprescindibile la visita alla necropoli che è stata ritrovata appena due anni fa e presenta alcune sepolture intatte e mai prima indagate. All’interno delle tombe, di varia tipologia, sono stati rinvenuti oggetti che facevano parte di corredi funebri. Si tratta di dieci lekythoi che rimandano, per la decorazione geometrica, al Pittore di Atene e di parti di arnesi agricoli, che testimoniano la vocazione agricola del territorio. Si prosegue poi per piazza fonte Diana e le terme che si trovano a poca distanza. A Pozzallo apre il palazzo comunale Giorgio La Pira. A Ragusa Ibla imperdibile è la passeggiata che parte da piazza della Repubblica.
A pochi chilometri da Ragusa sarà poi possibile visitare le chiese di San Bartolomeo e Santa Maria La Nova di Scicli. A Vittoria, il Chiostro delle grazie.
A Siracusa sarà possibile passeggiare attraverso un percorso normalmente chiuso al pubblico all’interno del Parco Archeologico della Neapolis, dalla cosiddetta Tomba di Archimede (Via Romagnoli) fino all’Anfiteatro Romano con i resti dell’arco augusteo, attraverso le prestigiose latomie Santa Venera, o del Salanitro, Intagliatella e Paradiso.
Interessanti le visite anche in provincia di Trapani, da Mazara del Vallo (Antico piano maggiore), passando per Marsala (area archeologica di Capo Boero) fino al castello della Colombaia nel capoluogo.
Per avere i dettagli di tutti i luoghi fruibili si potrà scaricare gratuitamente sugli store di Google e Apple la App delle Giornate FAI di Primavera: pochi secondi per visualizzare la mappa con tutte le aperture, l’App riconoscerà la vostra posizione e vi saprà indicare i luoghi più vicini.

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